“Il Complotto di Chernobyl”, diretto da Chad Gracia, è un documentario che vuole offrire agli spettatori una spiegazione alternativa al disastro avvenuto nel 1986 in Ucraina.
Protagonista del documentario è l’artista Fedor Alexandrovich che, all’epoca dell’incidente, aveva solo 4 anni e viveva poco distante dalla centrale nucleare.
Costretto ad abbandonare la sua casa e ossessionato dall’idea di essere diventato radioattivo, Fedor ha deciso d’indagare su quel tragico avvenimento, per nulla convinto che la catastrofe sia stata causata da un errore umano.
Scavando nel passato, Fedor trova una nuova pista e ipotizza che non si sia trattato affatto di un incidente ma che l’esplosione sia stata provocata intenzionalmente dal governo di Mosca.
Situato in prossimità della centrale, infatti, c’era un grosso e costosissimo radar, chiamato Duga, che durante la Guerra Fredda, trasmetteva un segnale radio denominato “il picchio russo” (“The Russian Woodpecker” è appunto il titolo originale del documentario).
Rivelatosi un oneroso fallimento, il Duga venne chiuso poco prima di essere sottoposto a revisione per volere dell’allora Ministro delle Comunicazioni Vasily Shamshin, mandante, a detta di Fedor, della distruzione del radar, mascherata dall’esplosione della centrale nucleare.
“Il Complotto di Chernobyl” è stato presentato in anteprima mondiale al Sundance Film Festival 2015 (durante il quale ha vinto il Gran Premio della Giuria per i documentari) e in anteprima italiana al Biografilm Festival di Bologna che gli ha conferito il Life Tales Award per la storia e il Premio Hera Nuovi Talenti per la Miglior Opera Prima.
Di seguito potete vedere il trailer italiano del documentario, nei cinema a partire da Giovedì 7 Aprile, distribuito da I Wonder Pictures.