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The Walking Dead: Dead City, svolta Epica nel Penultimo Episodio

La serie presenta una morte inaspettata e possiamo dirlo addirittura deludente per due personaggi secondari, mentre il focus si sposta su Maggie e Negan per una finale emozionante.

Il penultimo episodio di “The Walking Dead: Dead City”, intitolato “Stories We Tell Ourselves”, ha lasciato il pubblico con il fiato sospeso, introducendo una serie di eventi drammatici che stanno conducendo verso una svolta epica nella serie. Tuttavia, la morte di due personaggi secondari, Tommaso e Amaia, ha suscitato delusione e domande riguardo alle scelte narrative.

La recente morte di un personaggio di ‘The Walking Dead: Dead City’ non ha funzionato

Nell’episodio precedente, “Everybody Wins a Prize”, Maggie, Tommaso, Amaia e alcuni personaggi minori si sono scontrati con una folla di “Walkers” in uno degli spettacolari set di “The Walking Dead”. La tensione si è fatta alta man mano che i personaggi venivano eliminati uno dopo l’altro, e sembrava che Tommaso fosse stato trascinato all’interno della folla di non morti. Tuttavia, il personaggio è riapparso successivamente, sopravvissuto allo scontro. L’episodio si è concluso con un cliffhanger, anticipando un’avventura emozionante nel sistema fognario di Manhattan, ma ciò che abbiamo ottenuto in “Stories We Tell Ourselves” è stato un risultato deludente.

L’episodio è stato incentrato sulla rivelazione dei demoni interiori dei vari personaggi, ma l’eliminazione di Tommaso e Amaia a metà dell’episodio è stata piuttosto insoddisfacente. Sopravvissuti tra i “Walkers” nel sistema fognario, i due personaggi sono stati strappati a parte da mani putrefatte emergenti dalle pile di non morti. La scena, sebbene breve, ha suscitato un senso di anticlimax, soprattutto se confrontata con la maestria dello scontro dei “Walker” della settimana precedente. La domanda sorge spontanea: perché riportare Tommaso in vita solo per ucciderlo nel successivo episodio in un modo così poco emozionante? Probabilmente per allungare la loro storia su un episodio aggiuntivo, ma dopo la loro morte, Maggie si è scontrata con un “Walker” simile al Re Ratto. Non sarebbe stata una soluzione più interessante per farli fuori? Purtroppo, Amaia ha avuto a malapena una scena finale! I personaggi meno interessanti di “Dead City” sono stati uccisi nel modo meno emotivo possibile.

La forza di “Dead City” risiede nelle trame che seguono Maggie e Negan. La serie si è proposta come uno studio dei personaggi, esplorando la loro complessa relazione e cercando di capire chi sia veramente il cattivo. L’evoluzione di Negan, oltre ciò che è stato visto in “The Walking Dead”, è affascinante e il pubblico si immedesima realmente in lui. La scoperta delle vere intenzioni di Maggie di scambiare Negan per suo figlio Hershel solleva però alcune perplessità. Certamente, Maggie deve proteggere Hershel a ogni costo, ma sta seguendo la strada giusta?

La collaborazione tra Maggie e Negan è stata coinvolgente, con momenti di intimità mentre viaggiano insieme. Lo showrunner di “Dead City”, Eli Jorné, ha sviluppato il personaggio di Negan oltre ciò che era stato fatto in “The Walking Dead”, e come pubblico si nutre una vera simpatia nei suoi confronti. Con la sua compagna di viaggio, Ginny, ormai consapevole delle vere intenzioni di Maggie, è pronta ad assistere a un incontro meno amichevole tra i due. La separazione dei personaggi è stata fondamentale per raccontare questa parte della loro storia, ma i personaggi con cui sono stati divisi, inclusi Perlie Armstrong interpretato da Gaius Charles, sono stati meno interessanti da seguire. Il risultato è stato un episodio faticoso, che contrasta con una serie altrimenti molto impressionante. Con Tommaso e Amaia ormai defunti nelle fogne di Manhattan, speriamo che il finale segni un ritorno alla forma, concentrandosi su Maggie, Negan e naturalmente, sul violento villain il Croat, il cui vero passato deve ancora essere completamente esplorato. È un po’ tardi per introdurre un nuovo grande antagonista persino più potente del Croat? Il tempo dirà.

“The Walking Dead: Dead City” ha inciampato sulle figure di Tommaso e Amaia, personaggi poco sviluppati che hanno avuto morti poco entusiasmanti. L’eliminazione dei personaggi che hanno continuamente appesantito gli episodi meno frenetici della serie potrebbe risultare una buona cosa, anche se i loro personaggi non hanno avuto un ruolo significativo nel lungo periodo. Con un finale emozionante alle porte, siamo pronti per una resa dei conti tra il Croat e i nostri eroi, ma anche tra Maggie e Negan.

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