Contatore accessi gratis Piero Pelù è malato: si ferma temporaneamente, "non è un addio ma arrivederci"

Piero Pelù è malato: si ferma temporaneamente, “non è un addio ma arrivederci”

Il rocker italiano è costretto a prendersi un periodo di riposo per via dell'aggravarsi degli acufeni, un disturbo dell'udito diffuso che richiede maggiore attenzione.

Piero Pelù ha annunciato tramite i suoi profili social il rinvio del suo tour estivo Estremo Live 2023 a causa di un forte shock acustico subito durante una sessione di registrazione a Milano. Questo incidente ha causato una recrudescenza degli acufeni, disturbo che il cantante già affronta da diversi anni. Per preservare la salute uditiva, Pelù è stato costretto a prendersi un periodo di riposo.

Piero Pelù rinviato il tour estivo a causa degli acufeni: un problema sottovalutato che colpisce milioni di persone

Nel suo post sui social, Pelù ha spiegato: “Durante una sessione di registrazione a Milano ho subito uno shock acustico forte dalle cuffie. Questa cosa ha acutizzato gli acufeni coi quali già convivevo da molti anni, rendendoli ora molto aggressivi. Dopo vari controlli, svolti con i migliori otorinolaringoiatri d’Italia, ho ricevuto l’unanime comunicazione che avrò bisogno di un riposo forzato per le mie orecchie di rocker. Pertanto, il tour ‘Estremo’ di quest’estate 2023 dovrà essere rimandato di alcuni mesi”. Nonostante la delusione di dover rinviare i concerti, Pelù cercherà di sfruttare questo periodo di riposo forzato per alimentare la sua vena creativa e lavorare sulla composizione e produzione del suo nuovo album.

Gli acufeni sono un problema sottostimato che affligge molte persone in Italia. Si stima che circa il 14% della popolazione italiana sia affetto da acufeni, e nel 4% dei casi (pari a circa 2.400.000 persone) il disturbo può assumere una gravità particolare.

L’acufene è un disturbo dell’orecchio strettamente legato alla perdita dell’udito, caratterizzato dalla percezione di un suono, solitamente di tonalità acuta come un fischio, senza che ci siano rumori esterni corrispondenti.

Nel caso in cui il disturbo abbia un’origine somatosensoriale, legata all’apparato muscolo-scheletrico o a uno squilibrio posturale, l’osteopatia e la terapia chiropratica possono attenuare i sintomi. Altre possibili soluzioni includono la stimolazione elettrica transcutanea (TENS) e la terapia gnatologica.

La Tinnitus Retraining Therapy (TRT), mirata a riconfigurare i filtri cerebrali, può essere utile nella riduzione del disturbo. Un elemento fondamentale della TRT è l’arricchimento sonoro al quale il paziente deve essere sottoposto per la maggior parte della giornata e durante la notte, tramite piccoli apparecchi acustici da indossare dietro l’orecchio.

Gli impianti cocleari, progettati per trattare l’ipoacusia, sono strumenti adatti anche per coloro che soffrono di acufeni. Sebbene non sia ancora noto l’origine degli acufeni, le ricerche effettuate finora indicano che le cause sono strettamente legate a cambiamenti nell’attività nervosa della coclea, causati da una ridotta capacità uditiva. Aumentando l’input uditivo, in parte si può riavviare l’attività neurale. Qui entra in gioco l’importanza degli impianti cocleari, che inviano informazioni sonore alle cellule nervose della coclea. Già nel 1976, alcuni studi avevano dimostrato che gli impianti cocleari, sebbene non siano una cura completa, possono aiutare a mitigare gli acufeni.

La storia di Piero Pelù evidenzia l’importanza di prestare maggiore attenzione agli acufeni e di trovare soluzioni adeguate per coloro che ne soffrono. È necessario sensibilizzare l’opinione pubblica su questo disturbo diffuso e investire nella ricerca per sviluppare terapie sempre più efficaci. Solo così si potrà migliorare la qualità di vita di milioni di persone che affrontano quotidianamente gli acufeni.

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