Contatore accessi gratis Perché Colapesce e Dimartino potrebbero essere i veri eredi di Franco Battiato

Perché Colapesce e Dimartino potrebbero essere i veri eredi di Franco Battiato

Colapesce e Dimartino, i nuovi eredi musicali che continuano il discorso dell'audacia e dell'esistenzialismo di Battiato.

Sono passati due anni da quando Franco Battiato ci ha lasciato, ma in realtà era già scomparso dai radar sin dal 2017. Nonostante la mancanza di notizie certe sul suo stato di salute, sapevamo che da qualche parte, alle pendici dell’Etna, lui c’era. Ma ora, con il trascorrere di questo anno, abbiamo colmato un grande vuoto e ci siamo resi conto di quanto sia difficile fare a meno di una figura come la sua. Franco Battiato è stato un artista che ha fatto sentire la sua voce per oltre mezzo secolo, attraverso dischi, canzoni, opere, colonne sonore, film, documentari, interviste, libri e ospitate. La sua generosità nei confronti del pubblico è stata straordinaria, sia come artista che come essere umano. Ci ha regalato non solo la sua musica, ma anche preziosi consigli spirituali e filosofici per una vita più consapevole. Personalmente, come molti altri, posso dire che Franco Battiato mi ha insegnato come vivere.

Franco Battiato: L’eredità dell’artista che ha insegnato ad osare

Battiato era anche un artista coraggioso. In Italia, il panorama musicale underground è ricco di musicisti che seguono la propria strada senza preoccuparsi delle leggi del mercato, proponendo prodotti più o meno innovativi. La situazione è diversa quando si parla di mainstream. Dopo il successo di un milione di copie di “La voce del padrone”, molti artisti avrebbero cercato di ripetere quel successo per tutta la vita. Ma non Franco. Solo pochi mesi dopo, ha sorpreso tutti con un lavoro completamente diverso come “L’arca di Noè”, che ha venduto esattamente la metà del suo predecessore. Da quel momento in poi, non si è mai fermato, proponendo album sempre nuovi e sperimentali, senza preoccuparsi di ciò che gli altri pensavano, ma cercando piuttosto di soddisfare il proprio desiderio di esplorazione. Quanti artisti oggi sarebbero in grado di fare lo stesso? Quanti sarebbero disposti a rinunciare a un sicuro guadagno per cambiare costantemente direzione, cercando nuovi traguardi artistici? Quanti si metterebbero a scrivere opere o a comporre partiture astratte come “Campi magnetici”?

Colapesce, Dimartino – Considera

Con Battiato, ci si poteva sempre aspettare l’imprevisto, proprio come con David Bowie. Ma oggi, c’è qualcuno capace di fare lo stesso? Forse Iosonouncane, un artista coraggioso che ha dimostrato tutto il suo valore pubblicando l’imponente opera “Ira”. Dobbiamo ripartire dall’audacia, dalla voglia di osare. E il messaggio di Battiato non andrà perso. Colapesce e Dimartino potrebbero essere i veri eredi del maestro. Dopo la sua scomparsa, hanno partecipato al Festival di Sanremo con la loro interpretazione di “Povera Patria”, nella serata dedicata alle cover. Oggi, lanciano il nuovo singolo “Considera”, una hit estiva che, con il suo suono che richiama la voce del padrone Franco Battiato, tocca l’anima con tematiche eteree, come il considerare che siamo nullità di fronte all’intero universo e solo una minuscola parte dell’infinito.

“Considera” è un brano a cui teniamo particolarmente, poiché prosegue il nostro discorso sulla “canzone pop esistenzialista”, spiegano Colapesce e Dimartino. Il termine “Considera” deriva dal latino e significa “osservare le stelle”. È proprio attraverso la ricerca dell’infinito che ci rendiamo conto della nostra condizione di esseri umani, pieni di dubbi di fronte a questo disordine cosmico.

L’eredità di Franco Battiato continua ad ispirare una nuova generazione di artisti che hanno il coraggio di rompere gli schemi e di esplorare nuovi territori musicali ed esistenziali. Colapesce e Dimartino sono solo due esempi di questa eredità, portando avanti il messaggio di audacia e ricerca dell’infinito che il maestro ha trasmesso al mondo della musica. Speriamo che il loro percorso artistico possa continuare a sorprenderci, come ha fatto Battiato per così tanti anni, e a farci riflettere sulle grandi domande dell’esistenza umana.

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