Effettivamente è strano che ci siano state così pochi adattamenti di un classico come 1984 di George Orwell. Romanzo distopico per antonomasia, il libro ha influenzato film e mondo della fiction in generale (anticipando per certi versi anche alcune tematiche attuali), ma solo due sono gli adattamenti esplicitamente tratti dall’opera di Orwell: Nel 2000 non sorge il sole, datato 1954 per la regia di Michael Anderson, e Orwell 1984, fedelissima trasposizione di Michael Redford.
Ebbene, in un’epoca in cui remake e adattamenti sono la regola e in cui le questioni riguardanti la continua sorveglianza e infrazione della privacy sono quantomai scottanti, 1984 sta per approdare nuovamente sul grande schermo per mano di Paul Greengrass.
Il regista, che tornerà inoltre a dirigere la saga di Bourne con protagonista Matt Damon, collaborerà ancora una volta con il produttore Scott Rudin, con il quale ha lavorato in Captain Phillips – Attacco in mare aperto. Tra i produttori anche Gina Rosenblum, mentre lo script sarà opera di James Graham (quest’anno autore di X+Y).
Da amante di distopie, sono molto curioso riguardo il progetto e Greengrass potrebbe realizzare un lavoro interessante. 1984, dopotutto, è una di quelle opere capace di valicare i tempi, tanto da risultare attuale ancora oggi.
Per chi non la conoscesse, ecco la sinossi di 1984 di George Orwell.
Nel 1984, Londra è una triste città in cui il Grande Fratello spia costantemente i cittadini e la Psicopolizia può praticamente leggere nella mente di tutti. Winston è un uomo in grave pericolo semplicemente perché la sua memoria funziona ancora. Attirato in una relazione amorosa proibita, Winston trova il coraggio di unirsi a un’organizzazione segreta di rivoluzionari chiamata la Fratellanza, decisa a distruggere il Partito. Insieme all’amata Julia, Winston mette a rischio la propria vita in una partita mortale contro il potere.
