Contatore accessi gratis Milano dice addio al Cinema Odeon: al suo posto un Centro Commerciale

Milano dice addio al Cinema Odeon: al suo posto un Centro Commerciale

Il Cinema Odeon di Via Santa Radegonda Scompare per Fare Spazio a un Centro Commerciale: Riflessioni sull'Evolvere dei Cinema a Milano e Segnali di Speranza per il Futuro della Settima Arte.

Un altro pezzo della vecchia Milano è destinato a scomparire, lasciando spazio ai segni del cambiamento. Il cinema Odeon di via Santa Radegonda, celebre luogo di culto per i cinefili, chiude definitivamente i battenti. Un luogo carico di storia e fascino, con il suo ingresso monumentale, lampadari art decò e marmi policromi, oltre alle dieci sale con 2.250 posti a sedere, lascerà il posto ad un nuovo progetto. Nel 2024, sorgerà al suo posto un “Nuovo Odeon”, un moderno centro commerciale, che offrirà negozi, ristoranti, uffici e anche una nuova offerta cinematografica con cinque sale nel piano seminterrato. La trasformazione promette di essere più funzionale, ma inevitabilmente suscita riflessioni sulla chiusura di un altro capitolo della storia cittadina a favore della modernità.

Il 31 Luglio il Cinema Odeon a Milano chiuderà per sempre, il motivo

La storia dell’Odeon risale a tempi lontani e vede la sua nascita come un piccolo teatro nel periodo tra l’Ottocento e l’inizio del Novecento. Successivamente, nel 1929, il teatro diventa il cinema Odeon come lo conosciamo oggi, inaugurato con la proiezione del film “La spedizione del Barone Franchetti in Dancaglia”. Nel corso degli anni, l’Odeon ha subito cambiamenti e trasformazioni, ma ha sempre mantenuto il suo fascino e il suo status di punto di riferimento per i cinefili di Milano.

La chiusura dell’Odeon è un segno evidente dell’evoluzione dei cinema oggi. I dati dell’Anec Lombardia mostrano come negli anni Settanta Milano ospitasse ben 160 cinema indipendenti, mentre oggi ne sono rimasti solamente 28. Questa tendenza è influenzata dalla crescente popolarità dello streaming e dei dispositivi mobili, che hanno modificato le abitudini di fruizione dei contenuti cinematografici.

Tuttavia, nonostante la diminuzione dei cinema tradizionali, ci sono segnali di speranza per il futuro della settima arte a Milano. Negli ultimi anni, l’offerta di film in lingua originale è aumentata notevolmente, riscontrando un grande interesse da parte del pubblico. La pandemia di Covid-19 ha dimostrato come la voglia di tornare al grande schermo sia ancora viva, con centinaia di persone in fila per assistere a proiezioni speciali. L’Anteo, cinema d’essai, è diventato un punto di riferimento per i cinefili, mentre altri cinema storici, come l’Eliseo, l’Ariosto, il Mexico, l’Arcobaleno, l’Orfeo e il Ducale, continuano a resistere al tempo.

Un esempio significativo è il cinema Arlecchino, che è stato chiuso e poi riaperto grazie all’intervento della cineteca di Milano, trasformandosi in una sala di pellicole d’essai. Questo dimostra che c’è ancora spazio per l’autenticità e la genuinità dell’esperienza cinematografica, nonostante i cambiamenti del panorama mediatico.

La chiusura dell’Odeon rappresenta un momento di riflessione sulla storia e l’evoluzione dei cinema a Milano. È un segno dei tempi che cambiano, ma anche un promemoria del valore culturale e sociale che i cinema hanno avuto e possono ancora avere per la città. La voglia di resistere e di adattarsi alle nuove sfide è evidente, e il futuro della settima arte a Milano si prospetta ancora ricco di opportunità e speranze.

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