Mackenzie Lansing, nota per il suo ruolo nel prequel della saga distopica “The Hunger Games: La ballata dell’usignolo e del serpente”, ha rivelato dettagli intriganti sul dietro le quinte della sua morte nel film. Interpretando il tributo femminile Coral, Lansing ha trovato la sua uscita di scena “liberatoria” poiché ha avuto il completo controllo sull’interpretazione della scena.
Mackenzie Lansing svela i retroscena di “The Hunger Games: La ballata dell’usignolo e del serpente”
In un’intervista con ComicBook.com, l’attrice ha sottolineato l’importanza della libertà creativa sul set. Contrariamente ad altri set dove le azioni sono guidate da effetti speciali e istruzioni dettagliate, Lansing ha apprezzato la libertà di prendere decisioni cruciali sulla scena della sua morte, inclusa la velocità dei serpenti mutanti e le reazioni al veleno.
La preparazione per le scene d’azione è stata altrettanto impegnativa. Lansing ha rivelato di aver trascorso ore ogni giorno per padroneggiare l’uso del tridente, l’arma preferita del suo personaggio nel film. Dal riscaldamento mattutino alla pratica delle coreografie con il tridente, l’attrice si è dedicata a imparare questa nuova abilità e a immergersi completamente nel personaggio di Coral.
L’attenzione ai dettagli è stata fondamentale anche durante le riprese delle scene d’azione. Lansing ha raccontato di come tutto il cast e la troupe si siano preparati per girare le sequenze senza interruzioni, rendendo le battaglie più realistiche e coinvolgenti possibile per il pubblico.
In definitiva, Mackenzie Lansing ha offerto uno sguardo approfondito sul processo creativo e fisico necessario per portare alla vita le scene d’azione di “The Hunger Games: La ballata dell’usignolo e del serpente”, dimostrando l’impegno e la dedizione degli attori dietro alle quinte.