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La Rivolta degli Attori di Hollywood è guidata da lei: La Tata Fran Drescher

La leader di Sag-Aftra sfida l'avidità capitalistica delle case produttrici e rivela ambizioni politiche: il primo sciopero degli attori dal 1960.

Fran Drescher, nota in tutto il mondo come “The Nanny” (La tata in Italia), è un’icona della televisione che sta dimostrando il suo coraggio anche nella vita reale. La talentuosa attrice ha assunto il ruolo di guida nella rivolta degli attori che sta scuotendo Hollywood, attraverso lo sciopero congiunto con gli sceneggiatori, avviato giovedì scorso.

Fran Drescher, la tata ribelle: lo sciopero degli attori mette Hollywood in ginocchio

E se dal lato nostrano le cose non vanno comunque bene, dato che a quanto si vocifera potrebbe esserci uno slittamento anche sui nostri Festival del Cinema, i primis con Venezia. A quanto pare in America si fa sul serio.

Fran Drescher è la presidente di Sag-Aftra, il sindacato che sta guidando questa insurrezione nel mondo dello spettacolo, e la sua interpretazione di questo ruolo nella vita reale evidenzia la serietà dello scontro e le sue probabili ambizioni politiche.

Nata nel Queens da una famiglia di ebrei scappati dalla Romania e dalla Polonia, Fran ha sempre dimostrato un carattere deciso e diretto. Dopo aver iniziato la sua carriera come reginetta dei concorsi di bellezza, ha ottenuto un ruolo nel celebre film “Saturday Night Fever”, al fianco del compianto John Travolta, originario di Brooklyn. Tuttavia, il vero successo è arrivato con “The Nanny”, una popolare sitcom televisiva trasmessa su CBS dal 1993 al 1999, in cui Drescher ha interpretato un personaggio simile a se stessa. Nel ruolo di una donna ebrea dal Queens, con una voce caratteristica e una risata contagiosa, diventa la tata di tre bambini all’interno di una famiglia benestante di origini britanniche. Un rapporto che richiama la sua attuale lotta contro le grandi case produttrici di Hollywood.

La politica ha sempre affascinato Fran, che ha partecipato attivamente alle marce per i diritti delle donne. Nel 2000, dopo aver combattuto un cancro all’utero, è diventata un’attivista e una testimonial per cause importanti. Successivamente, è diventata leader del movimento sindacale “Unite for Strength Party” e nel 2021 si è candidata alla presidenza della “guild” che rappresenta circa 160.000 attori, sfidando il collega Matthew Modine. Ha vinto con una piattaforma che denunciava soprattutto “l’avidità del capitalismo”.

Forse inizialmente non si aspettava di seguire le orme di Ronald Reagan, Patty Duke o Charlton Heston, che l’hanno preceduta alla guida di Sag-Aftra. Fran è sempre stata legata al Partito Democratico, ma si è ritrovata a proclamare il primo sciopero congiunto degli attori e degli sceneggiatori dal 1960, quando Marilyn Monroe rappresentava l’archetipo della femminilità. Durante il suo discorso, ha colpito tutti con parole sorprendenti: “Lasciate che gli amministratori delegati si arricchiscano con stipendi milionari, mentre ci chiedete di fare sacrifici? Vergognatevi!”. L’industria dello spettacolo sta attraversando un periodo difficile, con le sale cinematografiche svuotate a causa del Covid e la concorrenza dei servizi di streaming. Fran Drescher, tuttavia, non accetta che il peso di questa crisi cada interamente sugli attori e sugli sceneggiatori, ed è per questo che guida lo sciopero. Nel frattempo, potrebbe persino considerare l’ingresso in politica.

La ribellione di Fran Drescher rappresenta una sfida diretta all’avidità capitalistica che permea l’industria dello spettacolo e promette di cambiare il corso delle cose. Il suo coraggio e la sua determinazione sono ammirati da molti, e mentre Hollywood si trova in ginocchio, gli attori e gli sceneggiatori trovano in lei una leader carismatica. Resta da vedere quale sarà il futuro di Fran Drescher e come questa battaglia influenzerà il mondo dello spettacolo e oltre.

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