Contatore accessi gratis Intervista ad Amedeo Minghi in concerto a Roma: "Ultimamente ascolto i Maneskin"

Intervista ad Amedeo Minghi in concerto a Roma: “Ultimamente ascolto i Maneskin”

Il grande ritorno di Amedeo Minghi nel cuore della sua Roma con un concerto indimenticabile. L'intervista esclusiva dove il Maestro parla della sua musica, dell'attuale panorama artistico e dei valori che lo guidano.

Un imperdibile appuntamento con la musica si è tenuto a Roma, dove il maestro Amedeo Minghi si è esibito in un unico concerto estivo ad Ostia Antica, riscaldando i cuori dei suoi fan. L’artista ha scelto ancora una volta la sua amata città natale per regalare agli spettatori un’esperienza unica ed emozionante.

Amedeo Minghi ad Ostia Antica, il concerto dell’Estate

L’intervista esclusiva con Amedeo Minghi offre uno sguardo approfondito sulla vita del cantautore e sulla sua visione della musica. Nato nel quartiere romano del Trionfale quasi 76 anni fa, il maestro Minghi ha parlato del suo amore per Roma e del senso di malinconia che prova osservando i cambiamenti avvenuti nel corso degli anni. L’evoluzione della città e alcuni aspetti della modernità, come il caos del traffico e la trascuratezza di alcune zone, hanno toccato il cuore dell’artista.

Parlando di musica, Amedeo Minghi si definisce un “melodista” e ha condiviso con entusiasmo i suoi progetti per il futuro. Sta lavorando su nuove composizioni per il 2024, cercando di essere più immediato e ritmico, pur mantenendo intatta la sua inconfondibile melodia. L’artista sottolinea l’importanza della melodia come chiave della memoria e del ricordo, rivelando la sua capacità di sperimentare con nuove metriche e innesti musicali inediti nelle sue creazioni.

«Ultimamente ascolto i Måneskin: belli da sentire e da vedere. Bravi, grintosi, divertenti. Fanno una musica che noi conoscevamo già ma le nuove generazioni no».

Nel corso della sua carriera, Amedeo Minghi ha avuto la fortuna di collaborare con numerosi artisti italiani, tra cui Morandi, Oxa, Califano, Pavone, Martini, Ricchi e Poveri, Bocelli e molti altri. Con grande umiltà, l’artista si è definito disponibile ad aiutare gli amici musicisti, offrendo loro le sue composizioni per creare nuove opere.

Il Maestro ha parlato anche della sua celebre canzone “1950”, che è diventata un affresco generazionale riflettendo il passato e la speranza nel futuro. Nel contesto dell’attuale isteria collettiva e della corsa frenetica verso un futuro incerto, Amedeo Minghi riflette sulla perdita del senso della vita e sull’importanza di valori autentici.

Amedeo Minghi ha sempre mostrato la sua radice cattolica senza nasconderla, ma ammette di trovare difficoltà nel comprendere alcuni aspetti della modernità, come l’uso superficiale della tecnologia e il modo in cui alcune questioni religiose vengono affrontate.

Il Maestro ha concluso l’intervista parlando delle cose a cui tiene di più nella vita: le sue figlie e i nipoti. Rivolge un messaggio di speranza alle nuove generazioni, auspicando un futuro migliore e più pacifico per tutti.

L’atteso concerto di Amedeo Minghi a Roma ha dimostrato ancora una volta l’immensa affezione del suo pubblico, una platea fedele e appassionata, pronta a cantare e vivere ogni emozione insieme all’artista. Con il suo talento e il suo amore per la musica, il Maestro continua a regalare momenti di intensa bellezza e coinvolgimento, dimostrando che la sua arte ha il potere di unire le persone in un unico grande abbraccio di emozioni e sentimenti.

Link