Il prossimo remake di Road House con Jake Gyllenhaal ha scatenato una serie di polemiche, principalmente a causa della decisione di Amazon Studios di distribuire il film esclusivamente su Prime Video anziché nelle sale cinematografiche, nonostante le obiezioni del regista Doug Liman. La vicenda, tuttavia, è molto più complessa di quanto possa sembrare.
Remake Road House: Il Riavvio Controverso con Jake Gyllenhaal
Secondo quanto riportato da Variety, le trattative per il remake di Road House iniziarono nel 2021 tra Mike De Luca, Pam Abdy della MGM e Jake Gyllenhaal per il ruolo principale e Doug Liman per la regia. Tuttavia, l’accordo subì una svolta significativa quando Amazon concluse un enorme accordo di acquisizione da 8,5 miliardi di dollari con la MGM, cambiando radicalmente la direzione del progetto.
Una clausola dell’accordo prevedeva che il film potesse avere un’uscita cinematografica solo se realizzato con un budget di 60 milioni di dollari, mentre avrebbe potuto andare in streaming con un budget di 85 milioni di dollari. Nonostante le pressioni del produttore Joel Silver per un’uscita nelle sale, alla fine si optò per la distribuzione in streaming.
Le tensioni non si placarono nemmeno dopo la decisione, con Joel Silver che venne licenziato da Amazon Studios nel 2023 a causa di abusi verbali nei confronti del personale. Inoltre, il regista Doug Liman boicottò la première del film al SXSW l’8 marzo, accusando Amazon di mancare di interesse nel sostenere il cinema.
Nonostante le controversie, il riavvio di Road House promette di essere un’avventura emozionante, seguendo le gesta di Elwood Dalton, interpretato da Gyllenhaal, un ex combattente UFC che si ritrova a lavorare in un roadhouse dalle Florida Keys, dove scoprirà che le apparenze spesso ingannano. Oltre a Gyllenhaal, il cast include Daniela Melchior, Conor McGregor, J.D. Pardo, Arturo Castro, Billy Magnussen e Lukas Gage.