“Il regno del pianeta delle scimmie”, nono capitolo del franchise cinematografico iniziato nel 1968, approda finalmente nelle sale. Ambientato “molte generazioni dopo” gli eventi della trilogia precedente, il film esplora un mondo in cui Cesare, la scimmia interpretata da Andy Serkis nei film precedenti, è ormai scomparso.
Il regno del pianeta delle scimmie: Cesare vive nel ricordo, c’è nel film?
La pellicola si apre con un funerale: quello di Cesare. Una scena solenne che omaggia il personaggio e ne sottolinea l’importanza per il mondo delle scimmie. Nonostante la sua assenza fisica, l’eredità di Cesare continua a influenzare il presente e il futuro di questa società.
L’eco di un leader leggendario
Il messaggio di Cesare non è stato recepito da tutte le scimmie allo stesso modo. Alcune ne hanno distorto il significato per i propri scopi, mentre altre, come Raka l’orango interpretato da Peter Macon, ne conservano la memoria con rispetto e ne tramandano la storia.
Visione consigliata: trilogia precedente e film del 1968
Nonostante la storia sia autonoma e comprensibile anche a chi non ha visto i film precedenti, la visione della trilogia con Andy Serkis (“L’alba del pianeta delle scimmie”, “Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie” e “La guerra per il pianeta delle scimmie”) sicuramente arricchisce l’esperienza e permette di cogliere appieno le sfumature emotive e i riferimenti storici.
Per i fan del film originale del 1968, “Il regno del pianeta delle scimmie” riserva inoltre easter egg e riferimenti sonori che omaggiano la pellicola cult.
“Il regno del pianeta delle scimmie” si presenta come un capitolo ricco di azione e colpi di scena, che esplora nuove tematiche e introduce nuovi protagonisti, pur mantenendo un forte legame con il passato e la figura iconica di Cesare. Un film che appassionerà sia i fan di lunga data che i nuovi spettatori.