Contatore accessi gratis Il regista di Parasite, Bong Joon-Ho, chiede che si indaghi sulla morte dell'attore Lee Sun-Kyun

Il regista di Parasite, Bong Joon-Ho, chiede che si indaghi sulla morte dell’attore Lee Sun-Kyun

Chiamata alla Verità: Appello di Bong Joon-ho e Altri Artisti Coreani per un'Indagine sulla Morte di Lee Sun-kyun.

Il celebre regista Bong Joon-ho, regista di “Parasite,” insieme ad altri prominenti cineasti e organizzatori culturali coreani, ha lanciato un appello per un’indagine sulla morte dell’attore Lee Sun-kyun, avvenuta tragicamente per suicidio a dicembre. Questi artisti si sono uniti per formare l’Associazione di Solidarietà tra Artisti Culturali, rilasciando una dichiarazione e chiedendo un’indagine sulle circostanze che circondano il caso.

Chiamata alla Verità: Appello di Bong Joon-ho e Altri Artisti Coreani per un’Indagine sulla Morte di Lee Sun-kyun

La dichiarazione afferma: “Ci siamo uniti con la ferma convinzione che un incidente simile non debba mai più accadere, dopo la tragica morte dell’attore Lee Sun-kyun. Chiederemo un’indagine per scoprire la verità [sul caso di Lee], chiederemo ai media di cancellare gli articoli che non svolgono la loro funzione di giornalismo e solleciteremo le autorità a rivedere la legge per proteggere i diritti umani degli artisti.”

Press Conference a Seoul per Rivendicare Giustizia

Il gruppo, composto da 29 membri, tra cui il Busan International Film Festival e l’Associazione dei Produttori di Intrattenimento Coreana, terrà una conferenza stampa a Seoul venerdì per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di indagare a fondo sulla morte di Lee Sun-kyun.

Dettagli Scioccanti e Pressioni Governative su Lee Sun-kyun

L’attore sudcoreano di grande talento, Lee Sun-kyun, è stato dichiarato morto il mese scorso, con particolari scioccanti secondo la polizia di Seoul. Lee era sotto inchiesta per presunte violazioni legate all’uso di droghe illecite, in un contesto di crescente crackdown del governo su tali sostanze. L’attore è stato trovato privo di sensi accanto a carboni ardenti in un’auto in un parco a Seoul, dopo che sua moglie aveva segnalato alla polizia che Lee aveva lasciato casa e che aveva trovato una presunta lettera di addio.

Interrogatorio di 19 Ore e Leggi Severissime sulla Droga in Corea del Sud

Lee è stato sottoposto a un interrogatorio di 19 ore da parte della polizia nel weekend prima di Natale, dopo essere stato precedentemente interrogato due volte sulla stessa vicenda a ottobre e novembre. Lee ha dichiarato di essere vittima di un ricatto da parte di una hostess di bar con cui avrebbe fatto uso di droghe. Il rigido contesto legislativo della Corea del Sud in materia di droga, che proibisce ai cittadini di consumare cannabis anche all’estero in paesi dove la sostanza è legale, ha messo l’attore di fronte a conseguenze draconiane.

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