Contatore accessi gratis Il produttore del remake di Red Sonja parla dell'uscita di scena di Bryan Singer

Il produttore del remake di Red Sonja parla dell’uscita di scena di Bryan Singer

Bryan Singer era all'inizio in lizza per dirigere Red Sonja prima di essere adesso sostituito.

Il remake di Red Sonja è in lavorazione, e mentre il regista di X-Men Bryan Singer era originariamente dato per scontato nel film per dirigere, il film adesso verrà realizzato con M. J. Bassett che vedrà sedersi sulla sedia da regista.

Nel 2018 Singer aveva firmato per dirigere il film, ma la pressione di Millennium Media per tagliare i ponti con il regista è aumentata a causa delle accuse di violenza sessuale. Il regista ha abbandonato il progetto nel 2019, seguito da Joey Soloway, prima che Bassett ottenesse il posto prima dell’inizio della produzione.

In una nuova intervista con THR, il presidente di Millennium e produttore di Red Sonja Jeffrey Greenstein ha parlato della situazione con Singer. Affrontando il motivo per cui lo studio era inizialmente al fianco di Singer prima di separarsi da lui l’anno successivo, Greenstein ha sottolineato come le polemiche stessero iniziando a prevalere sul film, portando al cambio di regista. Come dice Greenstein:

“Beh, si cerca di prendere la migliore decisione possibile in quel momento. Con il passare del tempo, si cambia e si continua a prendere la migliore decisione possibile per il film, per lo studio, per tutte le persone coinvolte. Ci siamo rivolti a Joey Soloway, creatrice di [Transparent], che è una buona amica e che avrebbe diretto e rimane una forza creativa e un produttore esecutivo del progetto. Poi M.J. ha preso le redini e ha davvero contribuito a portare a termine la storia”.

Greenstein ha anche sottolineato che l’obiettivo era quello di prendere le decisioni migliori per il film che stavano realizzando. Troppi discorsi sulle presunte indiscrezioni del regista avrebbero offuscato l’esperienza di visione, rendendo necessario il cambiamento.

“Le informazioni sono più facilmente disponibili, ma credo che il mondo voglia semplicemente attenersi a uno standard più elevato. È una cosa importante che tutti noi dobbiamo prendere in considerazione. Detto questo, stiamo cercando di concentrarci sul racconto di storie e tutto ciò che distoglie l’attenzione da questo non è positivo per lo studio, per il progetto e per il pubblico”.

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