Contatore accessi gratis Film Barbie censurato: «Promuove l’omosessualità»

Film Barbie censurato: «Promuove l’omosessualità»

Il film di Greta Gerwig, con Margot Robbie e Ryan Gosling, raggiunge il miliardo di dollari di incassi, ma si scontra con la censura in alcune nazioni, sollevando polemiche sui temi affrontati.

Il mondo cinematografico continua a essere spettatore delle dinamiche contrastanti che circondano il film “Barbie” diretto da Greta Gerwig. Da un lato, la produzione ha raggiunto straordinari successi commerciali, superando la soglia del miliardo di dollari di incassi globali. Questa performance ha portato la regista a raggiungere una pietra miliare unica, diventando la prima a realizzare un tale traguardo da sola.

Barbie di Greta Gerwig: Successo al Box Office ma censurato in Medio Oriente

Dall’altro lato, il film ha suscitato controversie e polemiche, che ora trovano eco nella difficile questione della censura in alcune parti del mondo.

Come spesso accade in contesti culturali diversi, il film “Barbie” ha suscitato reazioni contrastanti. In alcune nazioni del Medio Oriente, il film non ha ottenuto l’approvazione necessaria per essere proiettato nelle sale cinematografiche. La situazione si è manifestata in particolare in Kuwait e nel Libano, due paesi che hanno preso una posizione netta contro la proiezione della commedia rosa anti-sistema.

È stato riferito che il film è stato censurato in Kuwait, mentre nel Libano, nonostante sia stato uno dei paesi più progressisti della regione in materia di diritti LGBT+, il ministro della Cultura Mohammad Mortada ha respinto il film della Warner Bros. La motivazione dietro questa decisione è stata espressa chiaramente: “Promuove l’omosessualità e la trasformazione sessuale. Contraddice i valori di fede e moralità”, ha dichiarato il ministro.

La commissione per la censura, associata al Ministero degli Interni, ha quindi emesso un giudizio negativo sulla proiezione di “Barbie”. Il film avrebbe dovuto debuttare in Medio Oriente il 19 luglio, due giorni prima della sua uscita nel resto del mondo. Tuttavia, sembra che troverà un’accoglienza in altri mercati della regione, come l’Arabia Saudita, a fine agosto.

La censura nei confronti di produzioni cinematografiche, specialmente quelle che affrontano temi LGBTQ+ o socialmente sensibili, è una questione ricorrente in alcune parti del mondo, soprattutto nel contesto del Medio Oriente. Film come “Black Panther: Wakanda Forever” e persino “Spider-Man: Across the Spider-Verse” sono stati ostacolati in passato a causa della loro rappresentazione di tali temi.

L’evoluzione e la diffusione dei contenuti cinematografici sono spesso accompagnate da dibattiti sulla libertà di espressione e sui valori culturali. La situazione attorno a “Barbie” dimostra ancora una volta che il cinema può essere un potente strumento per sollevare questioni cruciali e portare avanti conversazioni importanti, anche quando ciò implica sfide e opposizioni inaspettate.

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