Nell’ultima puntata di “Avanti Popolo” in onda su Rai Tre, Fabrizio Corona è stato ospite di Nunzia De Girolamo. Durante la trasmissione, ha discusso il caso delle scommesse tra i calciatori italiani, svelando alcuni dettagli e opinioni sorprendenti.
Fabrizio Corona: Accuse di Censura a Avanti Popolo Dopo l’Ospitata in Rai Tre
Corona ha inizialmente rivelato di essere stato chiamato in procura a Milano in relazione all’indagine sulle scommesse. Tuttavia, ha chiarito che non si schiererà mai dalla parte delle autorità e delle istituzioni, affermando di non credere in esse.
Ha enfatizzato che non collabora con le forze dell’ordine e che l’indagine sulle scommesse sarebbe comunque partita, indipendentemente dalle informazioni che lui aveva divulgato tramite Telegram. Ha sottolineato di avere un “codice etico” che ha appreso durante la sua esperienza in carcere e che rispetta.
L’ex Paparazzo Svela Dettagli sul Caso delle Scommesse tra Calciatori e Alza la Voce contro la Censura
Durante la sua ospitata a “Avanti Popolo,” tuttavia, Fabrizio Corona non ha rivelato nuovi nomi di calciatori coinvolti nell’indagine sulle scommesse, il che ha deluso molti telespettatori. Corona ha spiegato che è stato censurato durante la trasmissione e ha sollevato dubbi sul fatto che non gli sia stato concesso di dire ciò che desiderava. Ha menzionato un audio che, secondo lui, non è stato trasmesso in onda durante la puntata.
Nella sua dichiarazione su Instagram dopo la trasmissione, Corona ha espresso il suo disappunto per quanto accaduto. Ha accusato gli autori di “Avanti Popolo” di averlo censurato e ha menzionato un audio contenente le voci di quattro giocatori di Serie A che parlavano di scommesse e ingenti somme di denaro. L’ex paparazzo ha dichiarato di essere stato trattato con mancanza di rispetto e ha affermato che oggi la televisione richiede un approccio più indipendente.
Ha sottolineato la sua determinazione nel diffondere le notizie che ha scoperto con grande impegno e rischi personali, affermando di essere un uomo libero e privo di paura. Ha anche espresso rimorso per aver partecipato alla trasmissione e aver cercato di promuovere un’indagine così rilevante e complessa che, secondo lui, è stata censurata.
La situazione ha suscitato un’accesa discussione sul ruolo dei media e della censura nei programmi televisivi, aprendo un dibattito su quanto la televisione debba garantire la libertà di espressione e la divulgazione delle notizie.