Contatore accessi gratis Christian De Sica e il Cinema che cambia: "Non potrei rifare i Cinepanettoni oggi"
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Christian De Sica e il Cinema che cambia: “Non potrei rifare i Cinepanettoni oggi”

Christian De Sica e il Cinema Contemporaneo: Parole Sincere sul Politically Correct.

L’attore italiano Christian De Sica, noto per i suoi ruoli iconici nei cinepanettoni, si è aperto a una discussione franca sullo stato attuale del cinema e sul controverso tema del politically correct. L’attore ha condiviso le sue opinioni senza mezzi termini.

Christian De Sica e il Cinema Contemporaneo: Parole Sincere sul Politically Correct

De Sica ha dichiarato: “Se facessi oggi un film come i cinepanettoni, mi arresterebbero. Il politically correct è una sciocchezza. Siamo tutti limitati, solo Checco Zalone si permette di ignorarlo e continua a far ridere. Se penso a certi trucchi del passato, come il truccarmi il viso di nero per interpretare un afro-americano… è diventato tutto impossibile da fare.”

Il genere dei cinepanettoni, al quale De Sica è stato strettamente legato per anni, è stato considerato una caratteristica distintiva della sua carriera. Tuttavia, l’attore ritiene che questo abbia in qualche modo limitato le sue possibilità di cimentarsi in ruoli più drammatici.

Ha spiegato: “I film natalizi erano una sorta di trappola dorata. Ho continuato a farli, ma ho anche avuto la sensazione di essere intrappolato. Una volta, Tornatore mi offrì una parte da protagonista, ma ero impegnato in un altro film e fui costretto a rifiutare. Inoltre, non sono mai riuscito a realizzare il film sulla storia d’amore tra mio padre e mia madre, Maria Mercader, sul set de ‘La porta del cielo’. Ogni volta che ho provato a portare avanti l’idea, mi è stato detto: ‘Lascia stare, è una storia triste, nessuno la guarderà’. Alla fine, il progetto è stato abbandonato. Ho avuto poche occasioni di interpretare personaggi drammatici, come nel caso de ‘La Medea di Porta Medina’, in cui ho interpretato Giasone, o sotto la regia di Pupi Avati in ‘Il figlio più piccolo’, dove ho interpretato un padre scapestrato. Il problema in Italia è che se interpreti una volta un cowboy, ti associano a quel ruolo per tutta la vita.”

Le parole di Christian De Sica offrono uno sguardo sincero sulle sfide e le evoluzioni del mondo cinematografico contemporaneo, suggerendo che l’arte dell’interpretazione può essere influenzata da molteplici fattori, tra cui le questioni legate al politically correct e alle aspettative del pubblico.

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