Alec Baldwin potrebbe tornare a essere accusato di omicidio colposo per la sparatoria sul set del film Rust, che costò la vita alla direttrice della fotografia Halyna Hutchins e ferì il regista Joel Souza nell’ottobre 2021. Il caso era stato archiviato lo scorso marzo dalla procura del New Mexico, che aveva ritenuto non provata la responsabilità dell’attore. Baldwin aveva sempre sostenuto di non aver tirato il grilletto della pistola che gli era stata consegnata sul set del film, ignorando che l’arma fosse carica. Ma una nuova perizia potrebbe cambiare le carte in tavola.
Rust: Alec Baldwin ha sparato? Una perizia dice che ha premuto il grilletto
I procuratori Kari Morrissey e Jason Lewis, che si occupano del caso, hanno ordinato di effettuare nuovi esami sulla pistola, che si era rotta durante le analisi dell’FBI. I tecnici esperti hanno ricostruito l’arma e hanno scoperto che lo sparo poteva avvenire solo se il grilletto veniva premuto. «Questo incidente mortale è stato la conseguenza dell’arretramento manuale del cane della pistola all’indietro e la posizione d’armamento è avvenuta successivamente, a un certo punto, dalla spinta o dall’abbassamento del grilletto – si legge nella perizia -. Anche se Alec Baldwin ha ripetutamente negato di aver premuto il grilletto, considerando i test effettuati, ai ritrovamenti e alle osservazioni qui riportate, il grilletto ha dovuto essere tirato o spinto abbastanza da far sparare il revolver».
I procuratori, in precedenza, avevano dichiarato che avrebbero chiesto il processo per Baldwin se fosse emerso che l’arma funzionava regolarmente. Ora, alla luce della nuova perizia, il caso potrebbe riaprirsi e mettere in serio imbarazzo l’attore. Baldwin ha sempre sostenuto di essere innocente e di essere stato vittima di una tragica fatalità. Il film Rust, ambientato nel Far West, racconta la storia di un ragazzo accusato ingiustamente di un omicidio e in fuga dalla legge. Un ruolo che ora sembra ironicamente adatto a Baldwin.