L’attore e comico di “Pitch Perfect”, Adam Devine, ha deciso di spiegare ulteriormente le sue critiche nei confronti dei film Marvel, che recentemente lo hanno reso virale. Dopo aver dichiarato che le pellicole incentrate sui supereroi avrebbero danneggiato altre esperienze cinematografiche, come le commedie in cui vorrebbe recitare, Devine ha voluto chiarire il suo commento, sottolineando che le sue parole erano state estrapolate dal contesto.
Adam Devine Difende le Sua Critica ai Film Marvel: ‘Vorrei più Commedie a Medio Budget al Cinema’
Attraverso un post su Twitter, Devine ha chiarito: “Mi piace la Marvel e penso che quei film siano fantastici. Stavo dicendo che gli studi, nel tentativo di competere con la Marvel, hanno smesso di fare commedie a medio budget. Mi manca vedere la commedia al cinema!”
Nell’intervista originale rilasciata al podcast “This Past Weekend” di Theo Von, l’attore aveva riflettuto sulla situazione attuale delle commedie, esprimendo la sua opinione riguardo alla loro diminuzione nelle sale cinematografiche, influenzata in parte dal successo dei film Marvel.
Devine aveva dichiarato: “Osservando le commedie odierne, potresti pensare: ‘Questa non è davvero una commedia. Dov’è l’umorismo? Dov’è l’essenza comica? Ci sono ancora delle buone serie comiche, ma le commedie cinematografiche… sono diventate rare. La mia teoria è che la Marvel abbia avuto un impatto. Penso che i film sui supereroi siano un tipo di commedia che ha subito una metamorfosi, poiché quando vai al cinema ti aspetti di vedere un’opera che ha richiesto un budget di 200 milioni di dollari, e i film comici non seguono questa direzione.”
Devine ha continuato: “Perché dovremmo spendere la stessa cifra per assistere a una piccola commedia, quando possiamo investire i nostri soldi in qualcosa del valore di 200 milioni? Continuano a produrre quei film leggermente divertenti del tipo ‘Guarda quel procione che parla? È esilarante!’, ma anche se divertenti, non rappresentano il cuore delle vere commedie.”
La dichiarazione di Adam Devine ha scatenato un dibattito sul panorama cinematografico e sulla varietà dei generi che dovrebbero essere rappresentati nelle sale, mostrando come il suo commento rifletta le dinamiche in evoluzione dell’industria cinematografica moderna.