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100 anni di Mike Bongiorno, dall’esordio al triste epilogo in Mediaset

100 anni di Mike Bongiorno: Il Mito Immortale della Televisione Italiana, quando fu liquidato dalla Mediaset di Pier Silvio Berlusconi.

Mike Bongiorno, un nome che evoca ricordi indelebili nel panorama televisivo italiano, avrebbe compiuto 100 anni questa domenica. Nato come Michael Nicholas Salvatore Bongiorno, è stato un gigante della televisione, conosciuto per i suoi famosi slogan come “Allegria!” e “Fiato alle trombe, Turchetti!” e per le sue numerose gaffe che lo hanno reso ancora più amato dal pubblico.

100 anni di Mike Bongiorno: Il Mito Immortale della Televisione Italiana

La Vita di Mike Bongiorno: Dalle Origini al Successo Televisivo, alla liquidazione di Mediaset

Mike Bongiorno nacque a New York nel 1924, ma la sua vita prese una svolta significativa quando, nel 1930, la sua famiglia si trasferì a Torino per sfuggire alla Grande Depressione negli Stati Uniti. Cresciuto a Torino, Mike si trasferì poi a Milano, città che lo accolse per il resto della sua vita. Iniziò la sua carriera scrivendo articoli sportivi per “La Stampa” prima di passare alla radio, grazie a Vittorio Veltroni, il direttore del Giornale Radio, che riconobbe il talento di quel giovane spigliato e bilingue.

L’Inizio della Televisione Italiana con Mike Bongiorno

La televisione italiana vide la luce con Mike Bongiorno il 3 gennaio 1954, quando presentò la rubrica “Arrivi e partenze”. La sua popolarità esplose il 19 novembre 1959 con la prima puntata di “Lascia o raddoppia?”, segnando l’inizio di una marcia trionfale in Rai che durò un quarto di secolo. Mike fu il volto di programmi iconici come “Campanile Sera”, “Giochi in famiglia”, “La fiera dei sogni” e “Rischiatutto”.

Il Passaggio alla Televisione Commerciale

Nel 1982, dopo anni di successi in Rai, Mike fu sedotto dall’offerta di Silvio Berlusconi e passò a Telemilano, che divenne poi Canale 5. Qui continuò la sua carriera brillante con programmi come “I sogni nel cassetto”, “Flash”, “Bis”, “Superflash”, “Telemike”, “La ruota della fortuna” e “Pentatlon”.

Nonostante una carriera televisiva di successo durata trent’anni, Mike Bongiorno sperimentò un finale amaro. Stava progettando un passaggio a Sky quando, l’8 settembre 2009, morì improvvisamente a Montecarlo. La sua morte lasciò un vuoto incolmabile nel mondo della televisione italiana.

Durante una trasmissione con Fabio Fazio, Mike espresse la sua amarezza per il modo in cui fu trattato dal gruppo televisivo con cui aveva collaborato per decenni. Dopo essere stato informato che il suo contratto non sarebbe stato rinnovato a causa della mancanza di fondi, Mike chiamò Silvio Berlusconi, ma non ricevette mai risposta. Questa mancanza di riconoscimento e gratitudine lo colpì profondamente, come rivelò nella sua commovente testimonianza.

L’Eredità di Mike Bongiorno

Mike Bongiorno lasciò un’eredità indelebile nel mondo dello spettacolo. Con una statua a Sanremo e una laurea honoris causa dalla IULM, è ricordato come “il signor Mike”. I suoi figli, Michele, Nicolò e Leonardo, continuano a lavorare nel mondo della televisione e del cinema, mantenendo vivo il suo spirito innovativo e il suo inconfondibile stile.

Mike Bongiorno è stato un pioniere della televisione italiana, un uomo che ha saputo intrattenere e affascinare generazioni di spettatori. La sua carriera, fatta di successi, innovazioni e anche di momenti difficili, è un capitolo importante della storia della televisione.

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