Contatore accessi gratis Hector Elizondo parla di Garry Marshall

Hector Elizondo parla di Garry Marshall

Dopo circa due settimane dalla morte del regista Garry Marshall, l’attore Hector Elizondo si è lasciato andare ai ricordi in un’intervista di Variety.

Il loro primo incontro:

Garry mi individuò prima che io lo vedessi. Ero un attore che lavora a New York, a Broadway. Ci incontrammo nel 1978 sul suo campo da basket, dove mi propose il suo primo film, L’ospedale più pazzo del mondo (Young Doctors in Love, 1982). Non avevo idea di chi fosse. Lo avevo involontariamente colpito in faccia in un passaggio mentre giocavamo a basket. “È un brutta passaggio”, mi disse, “Ma tu sei un attore straordinario. Ho un film per te. “

Lavorare con Gary Marshall:

Garry Marshall non diceva cose divertenti. Lui le rendeva tali. Aveva un suo modo di guardare il mondo, un suono unico di Garry. Non gli piaceva quando le persone ingigantivano le piccole cose. Se proponevi qualcosa, lui era aperto alla discussione. La prima cosa che chiedeva quando un nuovo attore arrivava sul set era: “Hai mangiato?”. Quella per lui era una cosa importante. “Portategli qualcosa da mangiare!”. Avreste pensato di essere nella cucina di qualcuno, con una tazza di caffè.”

Pretty Woman:

Pretty Woman aveva una sceneggiatura molto triste. Dissi a Gary “Non è un bel finale. La ragazza torna in strada e si ammala di tubercolosi. Non c’è niente di divertente”. Mi rispose “Lo cambieremo. Lo renderemo divertente e le persone saranno felici”.

Siccome ritenevo che il carattere del gestore dell’hotel fosse noioso, Gary mi esortò a creare un personaggio col quale sarebbe stato piacevole lavorare. Ne risultò una combinazione tra quelli che eravmo io e mio padre.

Al momento della scelta della protagonista, mi fece guardare una foto di Julia Roberts su un quotidiano dicendo “Guarda che sorriso”. Fu così che la scegliemmo.

Hector Elizondo parla di Garry Marshall

La scoperta del talento di Matt Dillon:

Al tempo di The Flamingo Kid Matt era giovane e non sapeva niente di commedia. Si prendeva troppo sul serio. Per questo Garry disse “Gettiamolo in piscina!”, per poi iniziare a colpirlo in faccia con le torte. A poco a poco, Matt iniziò a ridere, il resto è storia”.

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