La notizia dello stupr0 di una ragazza di 16 anni da parte di un gruppo di ragazzi a Palermo ha scosso l’opinione pubblica e ha suscitato molte reazioni sui social network. Tra le voci che si sono levate per condannare il fatto e chiedere giustizia, c’è stata anche quella del cantante Ermal Meta, che ha pubblicato diversi post su Instagram e Twitter.
Violenza di gruppo a Palermo, Ermal Meta si scaglia contro i colpevoli e Selvaggia Lucarelli lo attacca
Ermal Meta ha scritto che lo stupr0 è un crimine contro l’umanità, che non danneggia solo il corpo della vittima, ma anche il suo futuro, la sua fiducia e la sua capacità di avere dei figli. Ha aggiunto che spera che i responsabili finiscano in galera e subiscano a loro volta la violenza da parte di altri detenuti.
Le parole del cantante hanno però trovato il dissenso della giornalista Selvaggia Lucarelli, che ha replicato con sarcasmo e polemica. Selvaggia Lucarelli ha accusato Ermal Meta di scrivere tweet forcaioli e di ridurre le donne a macchine da riproduzione. Ha anche ironizzato sul fatto che il popolo del web chieda giustizia, paragonando la situazione a una cronaca dall’inquisizione medievale.
La risposta della giornalista non è passata inosservata a Ermal Meta, che ha deciso di rilanciare con una replica piccata. Il cantante ha detto che Selvaggia Lucarelli interpreta le sue parole come vuole e che si dispiace che per lei le donne siano macchine da riproduzione. Ha spiegato che si tratta di scelta e che a volte questa scelta viene compromessa da traumi come lo stupr0. Ha poi citato un tweet della giornalista in cui commentava un video di Barbara d’Urso, definendola la paladina delle donne.
Il botta e risposta tra Ermal Meta e Selvaggia Lucarelli ha alimentato il dibattito sul web, tra chi si è schierato con il cantante e chi con la giornalista. Il caso dello stupr0 di Palermo resta comunque una ferita aperta per la società italiana, che richiede una presa di coscienza collettiva e una maggiore tutela delle vittime.