Enrico Papi, volto noto della televisione italiana, si racconta in un’intervista al Corriere della Sera, ripercorrendo la sua carriera costellata di successi, ma anche di qualche polemica.
Intervista a Enrico Papi: dalla gavetta al successo, tra gossip e amori
La gavetta di Papi non è stata semplice. In contrasto con il padre che desiderava per lui un lavoro più sicuro, la madre lo supportava sin da piccolo. Per dimostrare al padre il suo talento, iniziò a fare da apripista ai concerti nelle piazze. Un aneddoto curioso lo riguarda: “Orecchiai per caso le parole del manager che mi ingaggiava: questo Papi non fa ridere per niente, ma quando c’è lui non piove mai, porta bene. Ci rimasi malissimo”.
L’incontro con Magalli e la svolta con Berlusconi
La leggenda vuole che Papi sia stato scoperto da Magalli, ma in realtà fu lui stesso a bussare alla sua porta, sapendo che cercava qualcuno per le candid camera di Fantastico Bis. La sua carriera ebbe una svolta decisiva con il gossip, prima con “Chiacchiere” e poi con “La Papi quotidiani”. Fu proprio quest’ultimo programma a farlo notare a Berlusconi, che lo volle a Mediaset nel 1996.
Travolto dal successo, ma non senza critiche
Il successo portò con sé anche alcune critiche. Le celebri torte in faccia ricevute da Bonolis e Roncato, e le parole di Mike Bongiorno “Tutti ti odiano”, lo ferirono profondamente. Un episodio controverso fu quello con la signora Ciampi, che lo definì “cretino” durante il Festival di Sanremo condotto da Raffaella Carrà.
Grandi successi e ricordi indelebili
Nonostante le critiche, Papi ha collezionato grandi successi, come “Sarabanda”, programma che inizialmente non decollava ma che grazie a piccoli cambiamenti divenne un vero e proprio fenomeno televisivo. Ricorda con affetto le grandi partite a carte con Raffaella Carrà e il testimone di nozze Maurizio Costanzo.
Sulla sua vita privata, Papi smentisce categoricamente i presunti litigi con Ilary Blasi e chiarisce la sua posizione sulla fluidità sessuale: “Potrei innamorarmi di un uomo o di una donna allo stesso modo, mai avuto nessun tipo di preclusione”. Infine, chiude l’intervista con una battuta sulla sua relazione ventennale con la moglie Raffaella Schifino: “Ci autosopportiamo: ognuno di noi ha più difetti che pregi e per stare insieme bisogna saper apprezzare soprattutto i difetti. La nostra unione non fa notizia, anche se in realtà dovrebbe: due che stanno insieme da 26 anni assomiglia a una perversione”.