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Emma Stone in Povere Creature, le Scene di Sesso Senza Giudizio

La Visione del Regista su un Approccio Senza Tabù alle Scene Piccanti

La talentuosa attrice Emma Stone ha dimostrato di essere aperta a una rappresentazione senza giudizio delle scene di sesso nel suo prossimo film, ‘Povere Creature’, secondo quanto rivelato dal regista.

Emma Stone ha voluto essere “libera” durante le riprese delle scene di sesso in Povere Creature

Nel film, Emma Stone interpreta una giovane donna riportata in vita da uno scienziato, basato sull’omonimo romanzo di Alasdair Gray. Il regista Yorgos Lanthimos ha spiegato che sin dall’inizio della produzione, è stato chiaro che l’attrice doveva sentirsi libera durante le riprese delle ardite scene.

Il regista ha dichiarato a People: “Era evidente sin dall’inizio, ma anche dal romanzo, dalla sceneggiatura e dalle discussioni con Emma, come abbiamo concepito quelle scene. Doveva essere libera; non ci doveva essere giudizio. Allo stesso modo in cui il suo personaggio impara il linguaggio, la sofferenza umana, l’amore, la scienza e la politica, allo stesso modo dovrebbe essere altrettanto libera riguardo al sesso e qualsiasi altra cosa.”

Il regista ha elogiato Emma Stone, star di ‘Crudelia’, definendola un’attrice “incredibile” con la quale lavorare, e ha ammesso di non avere idea di come abbia dato vita a un personaggio così complesso sullo schermo.

Ha affermato: “È semplicemente incredibile! La vulnerabilità, la sensibilità e l’umorismo – è così difficile da fare. Non so davvero come abbia fatto.”

Emma Stone stessa ha descritto il ruolo come uno dei più “gioiosi” che abbia mai interpretato, sottolineando quanto sia stata liberatorio interpretare un personaggio così privo di vergogna e condizionamenti sociali.

Ha dichiarato a Vogue: “È stato il personaggio più gioioso del mondo da interpretare, perché non ha vergogna per niente. È nuova, capite? Non ho mai dovuto costruire un personaggio che non avesse subito nulla nella sua vita o che non fosse stato influenzato dalla società. È stata un’esperienza estremamente liberatoria essere lei.”

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