Andrea Piazzolla, dopo la condanna a tre anni per il reato di circonvenzione di incapace, nell’ambito del caso legato a Gina Lollobrigida, esprime la sua determinazione in un’intervista esclusiva al settimanale Gente. Ritenuto colpevole di aver defraudato il patrimonio dell’iconica attrice, l’ex collaboratore si è affidato a Settimane Gente per commentare la sentenza emessa dal tribunale penale di Roma.
Andrea Piazzolla: Determinazione dopo Condanna per Circonvenzione d’Incapace
“Psicologicamente, sono profondamente provato, affranto, addolorato e deluso. Potrei dire annientato. Questa sentenza è una condanna non solo per me ma anche per Gina. Non posso fare a meno di pensare a cosa direbbe lei oggi e a quanto questa situazione le avrebbe causato dolore. D’altro canto, so che mi spronerebbe a rialzarmi e a lottare per far emergere la verità. È ciò che farò,” spiega Piazzolla nell’intervista.
Secondo il giudizio del tribunale, Piazzolla avrebbe indebitamente sottratto circa 10 milioni di euro nel periodo compreso tra il 2013 e il 2018. “Gina ha contribuito a plasmare la persona che sono oggi, e nessuno potrà mai togliermelo,” continua a dichiarare Piazzolla. “Comprendo che la profondità del nostro legame sia difficile da comprendere. La mia unica consolazione è aver potuto agire per Gina, insieme a Gina, nonostante l’indifferenza dei suoi familiari. Riguardo alla condanna? Io e il mio avvocato, Filippo Morlacchini, disponiamo di argomentazioni solide per far emergere la verità dei fatti. La pena non è sospesa, quindi, se non verrà modificata in appello o dalla Cassazione, sarà eseguita, ma esiste la possibilità di alternative alla detenzione. Io sono ancora pieno di energia per combattere in nome della verità.”