Il mondo del cinema piange ancora; ci lascia anche Lauren Bacall

Lauren Bacall mortaSettimana triste per il mondo del cinema; ci ha la lasciato ieri Lauren Bacall.
Una delle ultime grandi attrici dell’epoca d’oro di Hollywood, e moglie di Humphrey Bogart, aveva 89 anni.

Dopo alcune brevissime apparizioni nel mondo di Broadway, ancora adolescente, e da sempre interessata al mondo del cinema tanto da ammirare per tutta la vita attori come Bette Davis e Leslie Howard, nel 1944 debutta sul grande schermo accanto al suo futuro marito, Humphrey Bogart (25 anni più vecchio di lei) in Acque del Sud, tratto da romanzo di Ernest Hemingway, Avere e non avere (la Bacall incontrerà poi personalmente lo scrittore); recitarono ancora insieme per Il grande sonno, La fuga, L’isola di Corallo.
Dopo una parentesi in cui la si vide eccellere anche in film commedie, come Come sposare un milionario (1953) con Marylin Monroe e La donna del destino (1957), con partner Gregory Peck e come regista Vincent Minnelli, ritornò al suo amore per il teatro per poi fare anche qualche breve apparizione in televisione.
Vinse un Tony Award nel 1970 per Applause! (rifacimento in musical di Eva contro Eva) e fu nominata all’Oscar come miglior attrice non protagonista per L’amore ha due facce, del 1996 per la regia di Barbra Streisand (non vinse l’Oscar ma in compenso ricevette un Golden Globe).

Lauren Bacall mortaMa per vedere un Oscar nelle sue mani si è dovuto aspettare il addirittura il 2010, quando ricevette quello onorario.

Tra gli ultimi suoi lavori, si ricordano Dogville di Lars Von Trier (2003), il ruolo da doppiatrice per il film di animazione di Hayao Myazaki, Il Castello errante di Howl, e poi in The Walker (2007) di Paul Schrader e The Forger (2012) di Roeck.

Dopo l’inattesa morte di Robin Williams, sapere che una delle icone dell’Hollywood d’oro se n’è andata, lascia tutti inebetiti e incapaci di metabolizzare queste perdite così pesanti.
Ma se un al di là esiste, è bello pensare che sia lieta di ricongiungersi con Bogart, l’amore della sua vita.

Articolo di Mara Siviero

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