C'è un velo di attesa e curiosità nel mondo del fashion, e il suo nome è Giorgio Armani. Il leggendario stilista ha predisposto tutto per il futuro del suo colosso. Ha messo nero su bianco il suo testamento. Un piano dettagliato definisce chi prenderà le redini del suo impero dopo di lui.

L'Impero del Re Giorgio: Un Tesoro da Capogiro Sotto la Lente
Il patrimonio di Armani è sbalorditivo. Parliamo di circa 12 miliardi di euro. Comprende 623 boutique globali e oltre 8.700 collaboratori. Ma non solo abiti. L'impero include proprietà immobiliari prestigiose, hotel di lusso, ristoranti esclusivi. E persino locali iconici come la storica Capannina a Forte dei Marmi, acquisita di recente. Ha anche partecipazioni in aziende come Italian Sea Group e detiene quote significative in EssilorLuxottica. Un vero tesoro, frutto di decenni di genio.
Guardiani del Legato: Il Comitato Segreto di Armani
La gestione di questa immensa eredità non sarà lasciata al caso. Un comitato ristretto di persone fidate prenderà il timone. Alla guida c'è Pantaleo Dell'Orco, suo compagno e braccio destro storico. Con lui troviamo Federico Marchetti, fondatore di Yoox. E poi i membri della famiglia: le nipoti Silvana e Roberta Armani. E ancora Rosanna Armani con suo figlio Andrea Camerana. Anche il banchiere Irving Bellotti di Rothschild è parte di questo gruppo strategico. Saranno loro a pilotare la transizione verso la nuova era.
Il Gioco delle Azioni: Chi Controllerà il Voto in Armani?
Lo statuto della Giorgio Armani spa disegna un quadro chiaro. Approvato nel 2016 e aggiornato nel 2023, prevede sei categorie di azioni. A queste si aggiungono due tipi di azioni senza diritto di voto. La struttura è ingegnosa. I soci delle categorie 'A' e 'F' deterranno una quota maggioritaria dei diritti di voto. Nonostante posseggano solo il 40% del capitale. Questo garantisce un controllo saldo. Essi decideranno sui piani industriali e sulle operazioni societarie chiave. La governance assicura stabilità per le decisioni future.
Eredi e Visionari: Il Destino del Marchio tra Borsa e Famiglia
I nipoti avranno un ruolo cruciale. Andrea Camerana, ad esempio, prenderà il posto dello stesso stilista nella Fondazione Armani. Ma l'influenza di Leo Dell'Orco si estende anche al prodotto. Ha un peso notevole sulle collezioni uomo. Persino la linea EA7 prende il nome dalla sua passione calcistica. L'azienda ha mostrato un'ottima salute nel 2024, con ricavi di 2,3 miliardi. Ha una cassa robusta da 600 milioni. Non è esclusa una futura quotazione in Borsa, ma solo dopo cinque anni e con una gestione finanziaria sempre impeccabile. Un futuro ben pianificato per uno dei marchi più iconici d'Italia. Fonte