Ci sono volti che segnano un’epoca, personaggi che diventano parte della nostra memoria televisiva e cinematografica. Julian McMahon, attore australiano amato in tutto il mondo per i suoi ruoli iconici, ci ha lasciati a 56 anni. La notizia della sua scomparsa è arrivata come un fulmine a ciel sereno, rivelata solo ora dalla moglie Kelly Paniagua, anche se il decesso è avvenuto lo scorso 2 luglio. L’attore si è spento dopo una battaglia silenziosa contro una forma di cancro tenuta lontana dai riflettori.
Un amore per la vita, il lavoro e il pubblico: le parole della moglie Kelly
Il messaggio diffuso dalla moglie è stato breve, intenso, e profondamente toccante: «Julian amava la vita. Amava la sua famiglia. Amava i suoi amici. Amava il suo lavoro e amava i suoi fan». Con queste parole, ha voluto ricordare l’essenza di un uomo che non si è mai risparmiato, sul set come nella vita. «Il suo più grande desiderio era portare gioia alle persone. Chiediamo rispetto e silenzio, per poter elaborare questo dolore nel privato», ha aggiunto.
I dettagli sulla malattia non sono stati divulgati, ma è emerso che Julian ha affrontato la malattia con forza e discrezione, continuando a lavorare fino all’ultimo progetto, la serie The Residence, trasmessa da Netflix proprio nel 2025.
Da Streghe a Nip/Tuck: la carriera di un attore che ha segnato una generazione
Nato a Sydney nel 1968, figlio dell’ex primo ministro australiano Sir William McMahon, Julian sembrava destinato a una vita sotto i riflettori. Dopo gli esordi nella soap australiana Home and Away, il salto a Hollywood arrivò con la soap Destini. Ma il vero colpo di scena fu nel 2000, quando fu scelto per interpretare Cole Turner, il demone romantico e tormentato della serie cult Streghe. Un personaggio che ancora oggi fa battere i cuori dei fan.
Il 2003 fu l’anno della svolta definitiva: Julian vestì i panni di Christian Troy, il carismatico e complesso chirurgo plastico di Nip/Tuck, serie che divenne un fenomeno internazionale. Il ruolo gli valse una nomination ai Golden Globe e lo consacrò come uno degli attori più versatili della sua generazione.
Il cattivo perfetto: il suo Dottor Destino nei Fantastici Quattro
Il cinema non è stato da meno. McMahon ha lasciato il segno anche sul grande schermo, soprattutto grazie all’interpretazione del Dottor Destino nei due film dedicati ai Fantastici Quattro (2005 e 2007). Un villain glaciale e affascinante, capace di imporsi con uno sguardo. Tra gli altri film in cui lo abbiamo visto: Premonition con Sandra Bullock, Red al fianco di Bruce Willis, e Shark 3D.
Più di recente, Julian era tornato alla ribalta nel ruolo dell’agente speciale Jess LaCroix nella serie FBI: Most Wanted, confermandosi un volto amato della televisione americana fino al 2022.
Un’eredità che vive nel cuore di chi lo ha amato
La sua è stata una carriera lunga più di trent’anni, fatta di scelte audaci, personaggi indimenticabili e una dedizione totale al mestiere dell’attore. Ma Julian McMahon è stato molto più di una star: è stato un simbolo di eleganza, passione e resilienza, capace di restare se stesso anche nel mondo sfrenato di Hollywood.
Oggi, il mondo dello spettacolo perde un interprete straordinario. Ma chi ha amato le sue performance – da Streghe a Nip/Tuck, da FBI ai Fantastici Quattro – porterà con sé il ricordo di un talento che ha saputo emozionare, far riflettere e lasciare il segno.
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