C’è grande curiosità intorno a Splinter Cell: Deathwatch, la serie animata Netflix ispirata al celebre videogioco stealth di Ubisoft. E il creatore Derek Kolstad, già autore di John Wick, ha finalmente parlato del possibile futuro del progetto.
In un’intervista con Animation Scoop, Kolstad ha spiegato che una seconda stagione dipenderà interamente dal successo della prima: “Abbiamo costruito Deathwatch come una storia completa, ma con lo spazio per crescere. Se ci fosse stato solo un Die Hard, andrebbe bene comunque: aveva un inizio e una fine. Ma quando un personaggio è così forte, vuoi vederlo tornare.”
Una storia pensata per tutti, non solo per i fan del gioco
Kolstad ha rivelato che la priorità era creare una serie che potesse coinvolgere anche chi non conosce l’universo di Splinter Cell: “Volevamo che funzionasse anche per chi non ha mai sentito parlare del franchise. Se qualcuno capita sulla serie per caso e non ama nemmeno l’animazione, vogliamo che resti incollato allo schermo.”
Il cuore della storia, ha aggiunto, resta sempre l’evoluzione dei personaggi: “Vogliamo che il pubblico faccia il tifo per Sam e McKenna, che veda Thunder crescere e che questa squadra ‘frammentata’ riesca a ritrovarsi.”
Un futuro aperto, ma tutto dipende dal pubblico
Sebbene il finale della prima stagione offra una chiusura soddisfacente, Kolstad ammette di avere già idee per continuare la storia: “Spero che, arrivati alla fine, ci siamo meritati l’occasione di raccontare di più. Ci sono tantissime direzioni in cui potremmo andare, ma prima bisogna assicurarsi che la prima stagione funzioni.”
La decisione di Netflix su un eventuale rinnovo, quindi, sarà legata a visualizzazioni e coinvolgimento del pubblico dopo l’uscita ufficiale.
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