Nicolas Cage ha lanciato un appello accorato al mondo del cinema affinché l’intelligenza artificiale non alteri l’essenza della recitazione. L’attore, noto per film cult come Face/Off, ha espresso la sua preoccupazione durante i Saturn Awards a Universal City, in California, mentre ritirava il premio come miglior attore per il suo ruolo in Dream Scenario.
Nicolas Cage contro l’intelligenza artificiale: “Non lasciate che manipoli l’arte”
Sul palco della cerimonia, Cage ha prima ringraziato il regista Kristoffer Borgli per il suo contributo al film, definendolo uno dei migliori che abbia mai realizzato. Tuttavia, il discorso ha poi preso una piega più ampia, concentrandosi sulla crescente influenza dell’intelligenza artificiale nel settore cinematografico.
Il monito di Cage: “I robot non possono sognare per noi”
“C’è un altro mondo che mi sta disturbando. Sta accadendo proprio ora intorno a tutti noi: il nuovo mondo dell’intelligenza artificiale”, ha dichiarato l’attore, aggiungendo che “non è giusto lasciare che i robot sognino per noi”.
Secondo Cage, permettere anche solo una minima manipolazione da parte dell’AI rischia di trasformarsi in un problema irreversibile: “Se un attore lascia che un robot AI manipoli la sua performance anche solo un po’, un pollice alla fine diventerà un miglio e tutta l’integrità, la purezza e la verità dell’arte saranno sostituite solo da interessi finanziari. Non possiamo permettere che ciò accada”.
Il rischio di perdere l’autenticità dell’arte
L’attore ha poi approfondito il suo pensiero, sottolineando che la recitazione, come ogni altra forma d’arte, nasce dalla capacità umana di riflettere e interpretare la condizione umana.
“Un robot non può farlo. Se lasciamo che i robot lo facciano, perderanno ogni cuore e alla fine perderanno il loro slancio e si trasformeranno in poltiglia”, ha affermato Cage. “Non ci sarà più alcuna risposta umana alla vita come la conosciamo, ma solo la vita come i robot ci diranno di conoscerla”.
Da qui il suo accorato invito agli attori e agli artisti a proteggere la propria creatività dall’influenza dell’AI: “Io dico, proteggetevi dall’intelligenza artificiale che interferisce con le vostre espressioni autentiche e oneste”.
Il ricordo di David Lynch e la paura per il futuro
Nel suo discorso, Nicolas Cage ha voluto rendere omaggio al regista David Lynch, scomparso di recente, ricordando un aneddoto risalente alle riprese di Cuore Selvaggio. “Quando giravo quel film, ero molto serio e ho chiesto a David: ‘Va bene se mi diverto in questo film?’ Lui mi ha risposto: ‘Amico, non solo va bene, è necessario'”.
Le preoccupazioni dell’attore sull’intelligenza artificiale non sono nuove. In una recente intervista al New Yorker, Cage aveva espresso il timore che la tecnologia potesse essere usata per replicare digitalmente la sua immagine anche dopo la sua morte.
“Mi ruberanno il corpo e ne faranno quello che vorranno tramite l’intelligenza artificiale… Ne sono terrorizzato”, aveva confessato. “Dove finirà la verità degli artisti? Verrà sostituita? Sarà trasmogrificata? Dove sarà il battito cardiaco?”
Il dibattito sull’uso dell’intelligenza artificiale nel cinema è più acceso che mai, e le parole di Nicolas Cage si aggiungono a un coro di artisti preoccupati per l’impatto della tecnologia sull’autenticità dell’arte. Resta da vedere se Hollywood riuscirà a trovare un equilibrio tra innovazione e tutela della creatività umana.