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300: rise empire

Nessuna pietà: quando la vendetta è donna

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La vendetta è un istinto archetipale, così familiare al genere umano da averlo attribuito anche agli dei.

Nella foga della rabbia, quando ci capita qualcosa di negativo e ne attribuiamo la colpa ad un’altra persona, le auguriamo il peggio. Non è uno sfogo vendicativo anche questo? Magari non portiamo a termine la silente minaccia ma, forse, se vedessimo l’oggetto della nostra ira con una gamba rotta, non ci dispiacerebbe più di tanto.

L’istinto vendicativo ha la capacità di prendere il sopravvento sulla ragione perché va a braccetto con la rabbia e nella vita di tutti i giorni, si consuma in fretta.

La vendetta studiata, calcolata, messa in atto nell’arco di anni, è un evento più raro ma tanto più affascinante. Ne hanno parlato scrittori come Alexandre Dumas ne “Il Conte di Montecristo” (1884) e il cinema non si è lasciato sfuggire la possibilità di sfruttare il tema per creare pellicole rimaste nella storia. Da “Cane di Paglia” (1971) a “Old Boy” (2003), solo per citare alcune delle parabole vendicative più agghiaccianti.

Ma cosa succede quando a vendicarsi è una donna?

Mai far arrabbiare una donna perché, lei che da la vita, sa molto bene cosa significa rovinare quella di qualcun’altro e non teme di pagarne il prezzo. Ed ecco per voi una breve panoramica di alcuni dei film che più di altri hanno reso giustizia alla sete di vendetta del gentil sesso, senza trattamenti di favore.

1 – Carrie – Lo Sguardo di Satana (1976)

Brian De Palma firma la regia di uno dei classici dell’orrore. Tratto dall’omonimo racconto del maestra del brivido, Stephen King, nonché il primo adattamento cinematografico di una delle sue opere. La protagonista della storia è una giovane liceale, interpretata da Sissy Spacek, che non riesce ad integrarsi, non ha amici, è presa di mira dai più cool della scuola per il suo aspetto dimesso e la sua timidezza. Angariata da una madre che ha fatto delle manie religiose uno scudo contro il mondo, subisce l’ennesimo abuso durante il ballo scolastico degli studenti dell’ultimo anno. E’ la fatidica goccia che scatena la sua furia. Perché lei cela dentro di sé un potere devastante e, in una trance di violenta furia distruttiva, abbatterà la sua ira omicida sui suoi aguzzini. Nel 2013 è uscito un remake omonimo con Julianne Moore e Chloe Moretz.

Carrie sguardo satana

2 – Kill Bill (2003-2004)

Forse non tutti sanno che il film “Kill Bill” di Quentin Tarantino, è ispirato ad un classico francese di Francois Truffaut, “La Sposa in Nero” (1968), con una bellissima e spietata Jeanne MoreauNella versione di Tarantino, Beatrix Kiddo, interpretata da un’arrabbiatissima Uma Thurman in tuta gialla (omaggio a Bruce Lee), prende in mano una katana e setaccia il mondo alla ricerca di coloro che le hanno portato via la felicità. Uno dopo l’altro, fa letteralmente a pezzi i suoi nemici, in un’orgia di sangue degna del più sadico degli uomini.

kill bill vol 2

3 – Lady Vendetta (2005)

Terzo e ultimo capitolo della cosiddetta “trilogia della vendetta” del regista coreano Park Chan-wook, iniziata con “Mr. Vendetta” (2002) e proseguita con il già citato “Old Boy” (Spike Lee ha girato il remake omonimo nel 2013). “Lady Vendetta” è nato da un’esigenza dello stesso regista di affrontare il tema della vendetta in un modo diverso e più sottile perché, quel carico di rabbia e violenza che aveva scatenato nelle altre pellicole, lo stava consumando. La protagonista della pellicola viene ingiustamente accusata di aver ucciso un bambino e passa 12 anni in prigione, ricattata dal vero assassino. In questi lunghi anni indossa una maschera di bontà che s’infrangerà come porcellana non appena metterà piede fuori dal carcere. Da quel momento comincerà il suo implacabile cammino verso l’annientamento di colui che le ha rubato il futuro.

Lady Vendetta

4 – I Spit On Your Grave (2010)

Remake dell’omonimo film del 1978, fa parte dei cosiddetti Rape&Revenge movies. Il film parla di una giovane scrittrice che affitta una baita dispersa in un bosco per lavorare in tranquillità. Fermandosi ad una stazione di servizio per chiedere indicazioni e fare il pieno, Jennifer/Sarah Butler, umilia senza volerlo un giovane del luogo che, sentendosi respinto dalla forestiera, decide di fargliela pagare. Lui e alcuni amici raggiungono la ragazza nella sua baita e l’incubo ha inizio. Abusano di lei fino a ridurla in fin di vita e, credendola morta, l’abbandonano nella foresta. Pessima idea… Nella migliore tradizione dei film horror, non si è mai certi di aver ucciso qualcuno finché non gli si da il colpo di grazia. Infatti Jennifer non è morta e la voglia di vendicarsi la spinge ad aggrapparsi alla vita in un’escalation di violenza sconsigliata agli stomaci deboli.

I spit on your grave

5 – 300: L’alba di un Impero (2014)

Ultimo, ma certamente non per importanza, ecco il sequel di “300” (2006). Il film fa del desiderio di vendetta il suo vero protagonista, incarnato in primis dalla bellissima e terribile Artemisia interpretata da una Eva Green dal viso scavato. Artemisia è un generale persiano pronto a tutto per portare la morte sui greci, colpevoli di aver trucidato la sua famiglia e sottoposto lei ad atrocità inenarrabili. Con il suo sguardo febbrile condanna a morte chiunque si frapponga tra lei e il suo obbiettivo. E poi c’è Gorgo, interpretata da Lena Headey. La vedova guerriera del Re di Sparta che diventa impietosa furia vendicatrice, pronta a far scempio della flotta persiana.

300: rise empire

Questa breve panoramica non vuole certamente essere esaustiva. Troppe sarebbero le pellicole di cui parlare, come “She Devil” (1989) e “Il Club delle Prime Mogli” (1996), che trattano la vendetta al femminile in un modo assai meno drammatico ma certamente efficace, o veri e propri classici come “Che Fine ha Fatto Baby Jane?” (1962) con l’inarrivabile coppia di attrici composta da Bette Davis e Joan Crawford.

Il cosiddetto sesso forte è avvisato, perché le donne non dimenticano e sanno aspettare. Come si suol dire:

La vendetta è un piatto che va consumato freddo

Se avete la coscienza sporca, guardatevi le spalle…

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