Moglie muore al Parco Disneyland, ma lui non può fare causa perché ha Disney+, è vero?

Negli ultimi giorni, i titoli di alcune notizie hanno attirato l’attenzione per una vicenda tragica e apparentemente assurda: un uomo non potrebbe fare causa a Disney per la morte della moglie avvenuta in un parco Disney, semplicemente perché aveva sottoscritto un abbonamento a Disney+. Ma è davvero così? La storia è più complessa di quanto possa sembrare a prima vista.

Moglie muore a Disneyland, ma lui non può far causa, quanto c’è di vero?

La vicenda risale all’anno scorso, quando la coppia Piccolo ha acquistato una vacanza per Disneyland usando l’account Disney+ della moglie. Durante il soggiorno al Walt Disney World Resort in Florida, si sono fermati a mangiare al Raglan Road Irish Pub, un ristorante situato all’interno del Resort, ma non di proprietà della Disney. Qui, secondo il racconto di Jeffrey Piccolo, nonostante le rassicurazioni ricevute dallo staff, sua moglie è stata esposta a un ingrediente a cui era gravemente allergica, causando purtroppo la sua morte.

La questione legale: perché non può fare causa direttamente a Disney

Dopo la tragedia, Jeffrey Piccolo ha cercato di citare Disney per la morte della moglie, ma si è scontrato con una serie di ostacoli legali. La questione non riguarda tanto l’abbonamento a Disney+, quanto piuttosto le complicate clausole legali legate all’acquisto dei biglietti attraverso la piattaforma.

Innanzitutto, Disney ha dichiarato un “difetto di legittimazione passiva”, il che significa che non ritiene di essere il soggetto giuridico corretto da citare in giudizio, dato che il ristorante dove è avvenuto l’incidente non è di sua proprietà o gestione diretta. In altre parole, la responsabilità legale, secondo Disney, dovrebbe ricadere sul Raglan Road Irish Pub, e non su di loro.

In secondo luogo, i termini di servizio associati all’acquisto dei biglietti attraverso l’account Disney+ prevedono che eventuali dispute debbano essere risolte tramite arbitrato, un processo alternativo al tribunale ordinario. Questo significa che, per citare in giudizio Disney, Piccolo avrebbe dovuto prima tentare questa via, il che rendeva più complicato portare il caso davanti a un tribunale.

Come funziona in Italia?

Fortunatamente, il sistema legale italiano è differente. Come ha spiegato l’Avv. Angelo Greco, in Italia una clausola di esonero della responsabilità come quella descritta non sarebbe valida. In Italia, un consumatore che subisce un danno causato da un prodotto o servizio acquistato può fare causa al venditore o fornitore senza dover sottostare a clausole che lo obblighino a rinunciare a determinati diritti legali o a utilizzare l’arbitrato come unica via legale.

La storia che ha fatto il giro del web non è del tutto corretta. Non è vero che Jeffrey Piccolo non possa fare causa a Disney per la morte della moglie solo perché ha sottoscritto Disney+. La questione è più legata alle complessità giuridiche e alle clausole contrattuali che regolano l’acquisto di servizi e prodotti attraverso piattaforme come Disney+. Tuttavia, è un promemoria di quanto sia importante leggere attentamente i termini di servizio e comprendere i diritti legali quando si acquistano beni o servizi, specialmente quando si viaggia all’estero.

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