Il secondo giorno degli esami di maturità 2025 ha regalato agli studenti un momento di profonda riflessione. Al liceo artistico, i ragazzi si sono confrontati con una traccia intensa, emozionante e senza tempo, ispirata a una delle opere più celebri di Franco Battiato: La cura.
Liceo artistico: la seconda prova si ispira a “La cura” di Franco Battiato
Mentre in tutta Italia si svolgeva la temutissima seconda prova scritta, gli studenti delle discipline audiovisive e multimediali hanno ricevuto una consegna davvero particolare: realizzare un video di 60 secondi sul tema della cura, a partire da una selezione di immagini artistiche e dalla struggente canzone di Battiato. Una sfida creativa che ha trasformato la prova in una vera e propria riflessione sull’amore incondizionato.
Vero Significato La canzone “La cura”: un inno all’amore che va oltre le parole
Scritta nel 1996, La cura è considerata da molti la più grande canzone d’amore mai scritta in Italia. Eppure, come ricordava lo stesso Battiato, quel testo non menziona mai la parola “amore”. Proprio lì sta la sua potenza: trasmettere emozione, dedizione e protezione senza mai essere esplicito. “Perché sei un essere speciale, ed io avrò cura di te” è la frase che racchiude l’essenza di un sentimento puro, generoso, senza aspettative di ritorno.
Il significato profondo di “La cura” secondo Battiato
In una celebre intervista a Radio Deejay, Franco Battiato spiegava che la canzone nasce da un’idea ben precisa: parlare di un amore assoluto, non legato a un ruolo definito. Potrebbe essere un padre, una madre, un fratello o un amico a parlare. E in questo risiede la sua universalità. L’artista descrive La cura come un gesto d’anima, un dono verso l’altro privo di egoismo o pretese.
La voce che canta non ha un volto preciso. Non è detto che parli un uomo o una donna, né che il destinatario sia un partner, un figlio o un amico. È una presenza silenziosa ma costante, che promette di esserci “nei turbamenti”, “nei fallimenti” e persino “contro le ingiustizie del tempo”. È un giuramento di protezione, un patto non scritto in cui la cura dell’altro diventa una missione sacra.
Amore senza ritorno: il dono totale dell’anima
Uno degli aspetti più sorprendenti di La cura è la sua dichiarata assenza di reciprocità. Battiato sottolinea che si tratta di un amore “senza avere un ritorno”: un dono totale, che si fa per l’altro e basta. Non ci sono condizioni, non c’è bisogno di essere riamati o compresi. Si ama perché l’altro è speciale, punto. È un tipo di amore quasi spirituale, che richiama l’idea di compassione buddhista o di carità cristiana, senza però mai scadere nel moralismo.
Le immagini usate nel testo sono potenti, poetiche, quasi cosmiche. L’autore promette di “superare le correnti gravitazionali” e di attraversare “lo spazio e la luce per non farti invecchiare”. Non è solo romanticismo: è una vera e propria trasfigurazione dell’amore, che diventa qualcosa capace di sfidare le leggi della fisica e del tempo, pur restando profondamente umano.
Una prova d’esame che diventa esercizio di empatia
Con questa proposta, la seconda prova 2025 al liceo artistico ha offerto agli studenti molto più di un esercizio tecnico: li ha messi davanti al significato più autentico di prendersi cura dell’altro, stimolandoli a riflettere e a raccontare per immagini ciò che spesso è difficile dire a parole. Un’occasione per mettere in campo la sensibilità, l’umanità e la visione artistica che contraddistinguono i giovani creativi di oggi.
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