Matthew Lillard, celebre per il ruolo di Stu Macher nel film horror del 1996 Scream diretto da Wes Craven, ha recentemente rivelato che il film non ha avuto il potente impatto sulla sua carriera che ci si sarebbe aspettato. Nonostante il grande successo del film e il riconoscimento ottenuto da colleghi come David Arquette e Neve Campbell, Lillard, ora 54enne, ammette che Scream non è stato il “punto di svolta” sperato.
Matthew Lillard Riflette su “Scream” e su una Carriera Senza il Boom Sperato
In un’intervista a Collider, l’attore ha dichiarato: “Non ha cambiato la mia traiettoria come ha fatto per altri. Non è stato un momento in cui improvvisamente ho ricevuto un’attenzione diversa.” In effetti, Lillard riconosce che, sebbene Scream gli abbia garantito una certa visibilità, non ha aperto quelle porte che sognava all’inizio della sua carriera.
La Realtà di una Carriera di Successo ma Senza il Primo Piano
Parlando delle sue ambizioni, Lillard ha confessato di aver sempre desiderato essere il numero uno nei progetti a cui ha lavorato. “Avrei voluto essere il primo nome nella lista del cast di ogni film che ho fatto,” ha spiegato, “ma non è andata così”. Nonostante questa mancanza di un ruolo di spicco continuativo, Lillard è grato per la carriera che ha costruito e il suo successo come attore “operaio”. Tuttavia, ammette che, anche oggi, la paura di rimanere senza progetti è ancora viva.
Una Costante Incertezza nel Mondo di Hollywood
Con oltre trent’anni di esperienza, Lillard confessa di provare un timore perenne di non lavorare più. “A 54 anni, mi preoccupo ancora di non lavorare mai più,” ha detto, paragonando la propria esperienza a quella di Jimmy Stewart, leggendario attore di Hollywood che, si dice, temeva di non essere più richiesto fino agli ultimi giorni di vita. Lillard riflette su quanto sia impegnativo vivere con questo tipo di insicurezza: “Quell’insicurezza di avere una carriera finita è un modo davvero brutale di vivere la vita.”
Un Attore Che Cerca di Essere Autentico
Al di là delle luci della ribalta, Lillard rimane un attore che si identifica profondamente con il suo lavoro. Dopo il successo ottenuto con ruoli iconici come quello di Shaggy in Scooby-Doo, l’attore ammette di aver trascorso buona parte della sua carriera “disperatamente alla ricerca di più lavoro”, poiché il suo valore personale sembrava legato ai progetti che interpretava.
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La riflessione di Lillard è una testimonianza delle sfide meno conosciute che attori anche affermati devono affrontare. Per altre storie e notizie dal mondo del cinema e dello spettacolo, continuate a seguire Mister Movie, il portale che racconta tutto sul dietro le quinte di Hollywood, dalle ultime uscite ai segreti dei grandi attori.