La tanto attesa rivisitazione di Rupert Sanders del classico del 1994, Il Corvo, è finalmente approdata nelle sale, ma l’accoglienza da parte della critica è stata tutt’altro che entusiastica. Bill Skarsgård e FKA twigs nei ruoli di Eric e Shelly hanno attirato l’attenzione dei fan, ma l’assenza di recensioni prima dell’uscita ha sollevato preoccupazioni, ora confermate dalle prime reazioni.
Prime Recensioni de Il Corvo (2024): il reboot del cult del 1994 non riesce a convincere la critica
Con l’embargo sulle recensioni finalmente revocato, il verdetto è chiaro: The Crow ha ricevuto un misero punteggio del 22% su Rotten Tomatoes, basato su 41 recensioni in gran parte negative. I critici hanno criticato il film per essere “poco brillante”, “noioso” e “poco ispirato”, ponendo l’accento sulla mancanza di coerenza e di innovazione rispetto all’originale.
Kristy Puchko di Mashable ha descritto il film come “brutto, incoerente e in definitiva cinico”, mentre Witney Seibold di Slashfilm ha criticato il “montaggio sciatto e la generale mancanza di acume narrativo”. Ryan Lattanzio di indieWire è stato particolarmente duro, affermando che “The Crow non è uno spreco di talento o risorse; peggio ancora, è semplicemente appeso lì sullo schermo, non morto come Eric stesso”.
Cosa dicono le recensioni de Il Corvo 2024?
Nonostante la prevalenza di commenti negativi, alcuni critici hanno trovato aspetti positivi nel film. DarkSkyLady di Nerdist ha riconosciuto che Il Corvo “trova un modo per costruire un mondo diverso da quello del film precedente”, apprezzando la decisione di creare una storia commovente, anche se imperfetta. Ricky Valero di FandomWire ha elogiato la storia d’amore e la vendetta, definendola “imperfetta, ma perfetta” nel contesto della narrazione.
Il consenso generale è che The Crow (2024) non riesca a eguagliare l’originale del 1994, che rimane una pietra miliare per la sua estetica unica e per la tragica morte di Brandon Lee. Le recensioni riflettono una crisi d’identità del film, che, pur cercando di innovare, finisce per risultare poco convincente e privo dell’intensità emotiva che aveva reso il suo predecessore un cult.
La critica di Collider sottolinea come Il Corvo “stia facendo troppo e, di conseguenza, non fa abbastanza per servire la sua narrazione principale”, mentre Hollywood Reporter lo descrive come “un cupo festival lento ed eccessivamente serio che non prende mai il volo”. Screen International conclude che il nuovo film “non solo non riesce a onorare la memoria di Brandon Lee, ma non giustifica mai la sua esistenza in base ai suoi meriti”.
Nonostante tutto, The Crow è ora nelle sale, lasciando al pubblico il compito di decidere se questo reboot meriti di essere ricordato o dimenticato.
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