La Scalinata di Trinità Dei Monti a Piazza di Spagna è dei francesi?

Piazza di Spagna: La Scalinata rivendicata dalla Francia, ma Roma ribadisce la proprietà italiana.

Immagine Foto La Scalinata di Trinità Dei Monti a Piazza di Spagna è dei francesi?

Un recente rapporto della Corte dei conti francese ha scatenato un acceso dibattito sulla proprietà della Scalinata di Piazza di Spagna, uno dei monumenti più iconici di Roma. Secondo i magistrati francesi, la scalinata, costruita all’inizio del XVIII secolo, sarebbe ancora da considerarsi di proprietà transalpina, in quanto finanziata e mantenuta, per buona parte della sua storia, dalla Francia attraverso i Pieux Établissements.

Piazza di Spagna: La Scalinata rivendicata dalla Francia, ma Roma ribadisce la proprietà italiana

La Scalinata di Trinità dei Monti, capolavoro dell’architetto Francesco De Sanctis e inaugurata nel 1726, fu realizzata grazie ai fondi del mecenate francese Etienne Gueffier e commissionata dal cardinale Pierre Guérin de Tencin. Tuttavia, da quando la gestione è passata nelle mani delle amministrazioni italiane, soprattutto a partire dalla fine dell’800, Roma ha sempre curato, restaurato e protetto il monumento, integrandolo nel suo patrimonio culturale.

Il rapporto francese, riportato dal quotidiano Le Monde, denuncia una gestione considerata “sciatta e negligente” dei beni sotto la supervisione dei Pieux Établissements, come la chiesa di Trinità dei Monti e San Luigi dei Francesi, sottolineando la necessità di chiarire lo stato giuridico della scalinata. Questo ha sollevato polemiche, nonostante la scalinata sia stata mantenuta dallo Stato italiano e dall’amministrazione capitolina per oltre un secolo.

Il sovrintendente ai Beni culturali di Roma, Claudio Parisi Presicce, ha risposto prontamente alle affermazioni francesi, affermando che la Scalinata di Piazza di Spagna è “un luogo monumentale e di altissimo valore artistico”, ma soprattutto un passaggio pubblico, che fa parte integrante di Roma Capitale e del suo tessuto urbano. Parisi Presicce ha voluto fare chiarezza sulla vicenda, separando il tema della gestione dei Pieux Établissements da quella della scalinata, che dal XX secolo è stata completamente sotto la tutela italiana.

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