La recensione di Bikeriders

La Recensione del nuovo The Bikeriders.

Immagine La recensione di Bikeriders

The Bikeriders è un dramma d’avventura del 2023 che racconta l’ascesa e la caduta di un club motociclistico emergente, i Chicago Vandals, nella metà degli anni ’60. Il film, diretto da Jeff Nichols, esplora la controcultura dell’epoca e il desiderio di libertà e comunità che anima i suoi protagonisti.

Nell’America degli anni ’60, la controcultura era in pieno fermento, e molte persone cercavano rifugio in gruppi con proprie norme e stili di vita. Tra questi, i Chicago Vandals, guidati da Johnny (Tom Hardy), un padre di famiglia con l’ambizione di creare una confraternita di appassionati di motociclette che si supportino reciprocamente nei momenti difficili. Benny (Austin Butler), l’epitome dell’anticonformismo, è uno dei membri più enigmatici del gruppo, mentre il fotografo Danny Lyon (Mike Faist) documenta tutto con il suo obiettivo.

The Bikeriders: Un viaggio visivamente avvincente nel mondo dei motociclisti degli anni ’60

Kathy (Jodie Comer) entra in questo mondo grazie a un’amica e rapidamente si lega a Benny, diventando sua moglie. La loro relazione, però, è messa a dura prova dalle dinamiche mutevoli del club, che peggiorano col tempo.

The Bikeriders è un film difficile da raccontare. La sua sinossi promettente e l’ottimo poster mi avevano inizialmente entusiasmato, ma il risultato finale mi ha lasciato con una sensazione mista di impressione e delusione, oscillando tra il mediamente buono e il mediamente deludente.

Dal punto di vista visivo, il film è straordinario e fotorealistico, un aspetto che si deve al libro fotografico omonimo di Danny Lyon, da cui è tratto. Jeff Nichols è maestro nel catturare l’estetica e l’energia dell’America rurale, e questa abilità è amplificata dalla collaborazione con il direttore della fotografia Adam Stone, lo scenografo Chad Keith e la costumista Erin Benach. Il film trasmette in modo vivido l’usura delle giacche di jeans, il calore dei falò, e l’odore del fumo di sigaretta e della birra economica.

La Trama di The Bikeriders

La trama di The Bikeriders procede al proprio ritmo, esplorando temi come la mascolinità, la comunità e la decadenza dei gruppi centrali quando la gestione e il controllo vengono meno. Tuttavia, gran parte della storia si perde in digressioni, mancando di un conflitto centrale per buona parte della prima metà. Raccontato attraverso gli occhi di Kathy, il film sembra più una rivista con citazioni in evidenza che una narrazione complessa e coesa.

Il cast stellare include anche Michael Shannon, Karl Glusman e Norman Reedus, ma i loro ruoli sono più che altro cameo. La narrazione ruota principalmente attorno a Butler, Comer e Hardy. Austin Butler si distingue particolarmente, incarnando perfettamente il personaggio cool e disinvolto del periodo. Tuttavia, con un copione più dinamico, le loro interpretazioni avrebbero potuto elevarsi da buone a eccellenti.

Giudizio finale su The Bikeriders

The Bikeriders è un film affascinante per immergersi nel mondo dei suoni, della musica e delle immagini dell’epoca. Tuttavia, manca di conflitti significativi e di una costruzione narrativa pronunciata, lasciandomi indifferente alla sua conclusione e poco impressionato nei giorni successivi.

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