Sembrava destinata a replicare il successo di Dahmer e The Menendez Murders, ma la nuova stagione di Monster, firmata da Ryan Murphy, è incappata in una pesante bocciatura. Con appena il 23% su Rotten Tomatoes, la serie segna il punteggio più basso di sempre per il franchise, un vero e proprio crollo per quello che era uno dei titoli di punta del catalogo Netflix.
Monster 3: il pubblico non perdona la “nuova visione” del killer di Plainfield
La critica non ha risparmiato giudizi severi. Molti recensori parlano di una versione eccessivamente “umanizzata” del killer di Plainfield, accusando la serie di aver smarrito il senso originario del true crime. Secondo gran parte del pubblico, l’intento di esplorare il lato psicologico dell’assassino finisce per distorcere la realtà, privando la storia del suo impatto disturbante e del rigore narrativo che aveva reso iconiche le precedenti stagioni.
Anche gli spettatori più fedeli del franchise hanno manifestato delusione sui social: “Non è più Monster, sembra un dramma qualunque”, scrivono in molti.
Ryan Murphy guarda già al futuro: in arrivo la stagione su Lizzie Borden
Nonostante il passo falso, Ryan Murphy non sembra intenzionato a fermarsi. È già in sviluppo la prossima stagione, che sarà dedicata a Lizzie Borden, la leggendaria assassina dell’ascia, figura tanto controversa quanto affascinante nella storia del crimine americano.
Sarà questa la storia giusta per riportare in alto la saga Monster? Netflix punta a un rilancio potente, ma dopo il flop di questa stagione la sfida sarà tutt’altro che semplice.
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