In una recente intervista nel podcast Happy Sad Confused, l’attore Jeff Bridges ha espresso il suo dissenso riguardo all’uso della tecnologia di ringiovanimento digitale nel sequel Tron: Legacy (2010). Bridges ha ammesso di non essere affezionato alla rappresentazione di se stesso, trovandosi a somigliare più a Bill Maher che alla sua immagine reale. Questa tecnologia di scansione, ancora in fase di sviluppo all’epoca, ha generato risultati che non soddisfacevano del tutto l’attore.
Un Ritorno al Mondo di Tron
Riflettendo sul film originale Tron del 1982, Bridges ha descritto l’esperienza come “bizzarra”, citando l’innovativa fotografia in bianco e nero colorata a mano. “Era un concetto molto originale”, ha detto, evidenziando come il team creativo abbia utilizzato tecniche uniche per dar vita a un mondo digitale futuristico. Queste scelte artistiche hanno contribuito a creare l’atmosfera iconica del film.
Tron: Ares: Il Ritorno di Kevin Flynn
In attesa dell’uscita di Tron: Ares, fissata per il 10 ottobre 2025, Jeff Bridges tornerà nel ruolo di Kevin Flynn, sebbene in un breve cameo. In questo nuovo capitolo, Jared Leto interpreta Ares, un programma avanzato con il compito di interagire con il mondo reale in una missione critica. Il cast del film comprende anche nomi noti come Greta Lee, Evan Peters e Jodie Turner-Smith, promettendo un mix di talento e innovazione.
Riflessioni Finali
Le dichiarazioni di Bridges offrono uno sguardo interessante sulla complessità dell’uso della tecnologia nel cinema moderno. Mentre il ringiovanimento digitale può aprire nuove possibilità, l’attore ci ricorda che la rappresentazione autentica di se stessi rimane fondamentale.