Il regista anticonformista James Cameron se l’è presa ancora una volta con la Marvel, questa volta facendo un paragone sfavorevole tra gli effetti speciali prodotti dallo studio ILM e quelli supervisionati dalla Weta per il suo prossimo film, Avatar 2: La via dell’acqua.
James Cameron critica gli effetti speciali della Marvel
Quando, in una recente intervista video con Comicbook.com (che potete vedere qui sotto), gli è stato chiesto di parlare dell’estrema quantità di effetti visivi che vengono prodotti oggi, in primo luogo per i programmi incentrati sui supereroi, Cameron ha riconosciuto il suo impatto positivo nel far progredire la forma d’arte.
Per James Cameron “Marvel non è lontanamente paragonabili ad ‘Avatar 2: la via dell’acqua’
“Ovviamente, i grandi film di supereroi tratti dai fumetti hanno guidato il volume dell’industria, e la marea montante della tecnica solleva tutti insieme. Ci sono artisti di qualità superiore. Ci sono più strumenti, plug-in e codice. Ci sono più persone di talento che scrivono codice, simulazioni e tutto il resto”, ha detto. “Poi, man mano che mettiamo insieme il nostro team e che la Weta Digital fa costantemente nuove assunzioni, il tutto viene fuori da quel bacino, quindi migliora tutto insieme”.
Ma anche se Cameron è disposto ad ammettere un recente innalzamento del livello dell’industria degli effetti speciali, non si spingerebbe fino a mettere gli effetti della Marvel sullo stesso piano di quelli dei suoi film – in particolare valutando il lavoro di motion-capture per Thanos, il cattivo dei Vendicatori di Josh Brolin, rispetto a quello del suo sequel Avatar.
“La Weta Effects, come è ormai noto, è la migliore. Giusto? Voglio dire, la ILM fa un ottimo lavoro, ma quando si tratta del tipo di roba facciale emotiva che stiamo facendo… voglio dire, Thanos? Ma dai! Datemi tregua”, ha detto Cameron. “Avete visto questo [nuovo film di Avatar]. Non ci si avvicina nemmeno”.
Cameron ha fatto questi commenti dopo aver dichiarato, all’inizio dell’intervista, che “non ha intenzione di criticare” i film della Marvel o della DC. “Amo quei film”, aveva detto. “Togliamoci questo dubbio”.
Il regista aveva già criticato la Marvel in un’intervista rilasciata in ottobre al New York Times, in cui si era indignato per il livello di sviluppo dei personaggi nei suoi film. “Quando guardo questi grandi e spettacolari film – sto guardando voi, Marvel e DC – non importa quanti anni abbiano i personaggi, si comportano tutti come se fossero al college”, ha detto. “Hanno relazioni, ma in realtà non ne hanno. Non appendono mai gli speroni al chiodo a causa dei figli. Le cose che ci radicano davvero e ci danno potere, amore e uno scopo? Questi personaggi non le sperimentano, e credo che non sia questo il modo di fare cinema”.
Sebbene Cameron sia stato a lungo lodato per il suo lavoro di pioniere degli effetti speciali VFX, è comunque notevole notare il suo record di premi in questo campo, rispetto a quello della Marvel. Il regista ha vinto finora cinque Oscar per i VFX, tra cui quello per l’originale Avatar; lo studio guidato da Kevin Feige, invece, ha ottenuto zero vittorie su 12 nomination.
Con un incasso di oltre 2,9 miliardi di dollari al botteghino mondiale, l’epopea fantascientifica di Cameron, Avatar, vede il marine paraplegico Jake Sully (Sam Worthington), inviato in una missione unica sulla luna Pandora, diviso tra l’esecuzione degli ordini e la protezione del mondo che sente come casa sua. Il sequel, in arrivo il 16 dicembre, riprende con Jake, Neytiri (Zoe Saldaña), nativa di Pandora, e la loro famiglia mentre cercano di respingere una nuova minaccia per la razza di alieni nota come