In F1 vedremo una delle riprese cinematografiche più difficili di tutti i tempi

Immagine Copertina In F1 vedremo una delle riprese cinematografiche più difficili di tutti i tempi
Credit: Apple TV+

Dopo aver dominato i cieli con “Top Gun: Maverick”, Joseph Kosinski si prepara a scendere in pista con “F1”, un film che promette di portare lo stesso livello di adrenalina e realismo nel mondo delle corse automobilistiche. Protagonista della pellicola è Brad Pitt, nei panni di un pilota in declino che, affiancato da un giovane talento interpretato da Damson Idris (“Snowfall”), cerca di risalire la china sfidando i colossi della Formula 1.

Dalla Zona di Pericolo all’Asfalto: Il Regista di “Top Gun: Maverick” Sfida i Limiti con “F1”

L’ambizione di Kosinski è quella di immergere completamente lo spettatore nell’esperienza della velocità, ricorrendo a riprese mozzafiato e situazioni autentiche. Questo approccio ha comportato una sfida logistica senza precedenti, costringendo la produzione a integrarsi nel vivo dei weekend di gara. “Non potevamo semplicemente girare in pista senza la competizione in corso. Avrebbe falsato la dinamica”, ha spiegato il regista durante un’anteprima del trailer. “Eravamo presenti durante i weekend di gara, con centinaia di migliaia di spettatori, sfruttando le brevi finestre temporali tra le prove e le qualifiche che la Formula 1 ci concedeva gentilmente.”

La necessità di catturare immagini spettacolari a velocità estreme ha spinto Kosinski a superare i limiti tecnologici raggiunti con “Top Gun: Maverick”. Pur avendo impiegato fino a 27 telecamere e accumulato oltre 800 ore di girato per il film precedente, il regista si è scontrato con nuove difficoltà nel contesto delle corse automobilistiche. “Abbiamo dovuto sviluppare un sistema di ripresa completamente nuovo, prendendo spunto da ‘Top Gun: Maverick’ e spingendoci molto oltre”, ha dichiarato. “Non si possono montare 30 chili di attrezzatura su un’auto da corsa pretendendo che mantenga le stesse prestazioni.”

La soluzione è arrivata grazie alla collaborazione con Sony, che ha permesso di ridurre le dimensioni delle telecamere utilizzate in “Maverick” a un quarto del loro volume originale. Questa miniaturizzazione, unita all’impiego di supporti motorizzati, ha consentito di riprendere le auto da corsa con una libertà di movimento impensabile in precedenza, garantendo a Kosinski un controllo quasi totale sulla regia delle scene. “Ero seduto alla base operativa con Claudio [Miranda], il nostro direttore della fotografia, con 16 schermi davanti. Avevo operatori che controllavano le telecamere e io davo indicazioni come in una diretta televisiva, mentre giravano.”

La combinazione di tecnologia all’avanguardia, location reali, piloti professionisti e la pressione di girare davanti a un pubblico di oltre centomila persone, fanno di “F1” una delle produzioni cinematografiche più impegnative di sempre. Non resta che attendere il 27 giugno 2025 per vedere il risultato di questa audace impresa e scoprire come Kosinski e il suo team sono riusciti a trasformare la velocità in arte.

Fonte: slashfilm
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