Diretto da James Watkins e attualmente nelle sale, Speak No Evil è il remake americano dell’omonimo film danese del 2022, diretto da Christian Tafdrup. Nonostante l’accoglienza del pubblico e della critica sia stata ampiamente positiva, il regista originale non ha apprezzato alcune delle scelte fatte nella versione americana, in particolare l’inserimento di un finale più ottimista rispetto all’originale.
Le critiche di Christian Tafdrup al remake americano
In un’intervista al programma radiofonico danese Kulturen, Tafdrup ha espresso la sua insoddisfazione per come la versione americana abbia trasformato la cupa conclusione del film originale in un finale più positivo. Secondo lui, questo cambiamento riflette una necessità profondamente radicata nella cultura americana, dove i “buoni” devono sempre prevalere. “Quando ho visto il film ieri, ho capito che non avrebbero mai avuto successo con un film in cui i personaggi vengono lapidati a morte, come nel nostro film”, ha spiegato Tafdrup. “Queste persone [nella versione americana] devono combattere per la loro famiglia e sconfiggere i cattivi… È una sorta di lieto fine, ed è così profondamente radicato nella loro cultura che l’America deve essere in grado di dare tutto”.
Le differenze tra i due finali
Nel film danese, la coppia protagonista, Bjørn e Louise, viene brutalmente uccisa dalla coppia di assassini olandesi, Patrick e Karin, con la loro figlia Agnes che viene mutilata e rapita per essere coinvolta nel loro macabro schema. Questo finale tragico ha scioccato il pubblico, lasciando molti spettatori traumatizzati dall’inesorabilità della violenza.
Al contrario, il remake americano presenta un finale più positivo. I protagonisti, Ben e Louise, riescono a sconfiggere i loro aguzzini, Paddy e Ciara, in un’ultima disperata battaglia. Louise uccide Ciara e, con l’aiuto della figlia Agnes, riesce a neutralizzare Paddy. Alla fine, la famiglia fugge con il piccolo Ant, il bambino che Paddy e Ciara avevano usato come parte del loro piano. Questo epilogo, più orientato alla sopravvivenza e alla vittoria dei protagonisti, ha portato il pubblico a reagire in modo molto diverso rispetto al film originale.
Le reazioni contrastanti del pubblico
Tafdrup ha notato un netto contrasto tra le reazioni del pubblico ai due film. Guardando il remake, ha osservato come gli spettatori fossero entusiasti e applaudissero, quasi come se fossero a un concerto rock. Al contrario, il suo film ha lasciato il pubblico “traumatizzato”, con molti che abbandonavano la sala in uno stato di shock emotivo.
La visione di Watkins e le differenze culturali
Il regista del remake, James Watkins, ha spiegato che le differenze nel finale sono state guidate da una diversa prospettiva culturale. In un’intervista con SFX Magazine, Watkins ha sottolineato che la sua versione segue il viaggio emotivo dei suoi personaggi, scegliendo un approccio che rispecchia come i protagonisti reagirebbero in quella situazione. Pur mantenendo la satira sociale e l’esplorazione delle norme, elementi centrali nell’opera di Tafdrup, Watkins ha deciso di dare un finale che riflettesse un’azione più concreta da parte dei protagonisti.
Un cast di alto livello per il remake americano
Il remake di Speak No Evil vede la partecipazione di attori di talento come Mackenzie Davis, Scoot McNairy, James McAvoy e Aisling Franciosi. Grazie a un cast di alto livello e alla direzione di Watkins, il film ha attirato grande attenzione nelle sale, nonostante le polemiche sulla sua interpretazione della storia originale.
Speak No Evil è attualmente disponibile nelle sale. Se sei interessato a scoprire di più sul mondo del cinema e delle prossime uscite horror, continua a seguire Mister Movie per rimanere aggiornato sulle ultime novità!