Contatore accessi gratis Hullabaloo: disegnatori veterani di Disney puntano a rilanciare il cartoon 2D

Hullabaloo: disegnatori veterani di Disney puntano a rilanciare il cartoon 2D

hullabaloo animazione 2dIn un mondo dove l’animazione artificiale a computer del 3D la fa sempre più da padrone, nei cartoons di tutte le stagioni, c’è chi non vuole abbandonare il disegno a mano, classico, animato a posteriori ma con la più amabile base del 2D. Sono i disegnatori di Hullabaloo, professionisti degli studi Disney e non solo, che vogliono mostrare come l’era del disegno classico non sia affatto finita. James Lopez è l’ideatore di questo progetto, e sul curriculum vanta titoli di grandi classici come Il Re Leone, Hercules, La Principessa e il Ranocchio e il corto Paperman (vincitore dell’Oscar come Miglior Cortometraggio di Animazione). Un’idea di animazione che rimanda indietro ancora un po’, a quei cartoni animati d’infanzia di tutti, come sono stati Gli Aristogatti, Robin Hood, La Carica Dei 101 e tantissimi altri, rimasti nei cuori anche per quello stile di disegno che sembra ormai dimenticato.

Sembra, appunto, perché Hullabaloo vuole dimostrare come non solo non sia così, ma come non si meriti nemmeno un destino simile. L’ambientazione dell’idea è già di per sé molto particolare: un mondo steampunk, dove la protagonista Veronica è alla ricerca del padre Jonathan, con cui condivide la professione di scienziata, scomparso in circostante ignote. Nella sua ricerca, Veronica incontrerà Jules, e con lei dovrà trovare il modo di impedire che le invenzioni del padre finiscano nelle mani sbagliate…

Già l’idea di una ambientazione steampunk, per un cartone animato, vuole avvicinarsi a un mondo un po’ diverso dal solito dell’animazione, ma porci verso un tipo di idea estetica, quello di un’era vittoriana esasperatamente tecnologica, meccanica e vaporosa, che vanta amanti in tutto il mondo per l’idea di “realtà alternativa” che suscita, in una particolare curiosità verso il mondo della meccanica e dell’inventiva.

Hullabaloo è un progetto costoso, considerato che è indipendente dalle grandi case di produzione (e quindi di finanziamento). Il 27 Agosto è stato lanciato un crowdfounding su Indiegogo, e a oggi, 21 Settembre, a 10 giorni dalla chiusura della raccolta fondi, 1 Ottobre, ha raccolto ben oltre trecentomila dollari, a fronte di un target produttivo di ottantamila. L’idea sicuramente vincente è stata quella di coinvolgere, in diverse maniere, i donatori: a seconda della cifra offerta, infatti, si può avere un gadget del film, accessi esclusivi, fino a un nome nei titoli di coda ufficiali.

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