Giovedì 30 gennaio, gli appassionati del maghetto più famoso al mondo avranno l’opportunità di rivivere una delle avventure più oscure ed emozionanti della saga: “Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban” andrà in onda su Italia 1. Questo terzo capitolo, basato sul romanzo di J.K. Rowling, è considerato uno dei più amati dai fan e ha segnato una svolta nello stile cinematografico della serie, grazie alla regia di Alfonso Cuarón.
“Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban” torna in TV: tutto quello che c’è da sapere sul terzo capitolo della saga
Con l’inizio del terzo anno scolastico, Harry scopre che Sirius Black, un pericoloso fuggitivo e presunto seguace di Voldemort, è evaso dalla prigione di Azkaban. La scuola di magia viene quindi posta sotto stretta sorveglianza dai Dissennatori, inquietanti creature che si nutrono della felicità.
Nel frattempo, Harry, Ron ed Hermione si dedicano ai nuovi corsi, tra cui Cura delle Creature Magiche con Hagrid e Divinazione con la professoressa Cooman. Quest’ultima predice un oscuro destino per Harry, mentre il giovane mago si confronta con la sua crescente vulnerabilità ai Dissennatori. Sarà il professor Remus Lupin, nuovo insegnante di Difesa contro le Arti Oscure, a dargli un potente aiuto insegnandogli l’Incanto Patronus.
Curiosità Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban e dietro le quinte del film
- Omaggio a Shakespeare: la celebre melodia cantata dal coro di Hogwarts è un riadattamento di un passaggio di “Macbeth” di William Shakespeare, modificato dal compositore John Williams e dal regista Alfonso Cuarón. La frase “Something Wicked This Way Comes” venne anche usata per la promozione del film.
- Una scena tagliata: Sir Cadogan, il cavaliere raffigurato nei ritratti di Hogwarts, avrebbe dovuto avere più spazio nel film, ma la sua presenza è stata ridotta a semplici apparizioni sullo sfondo.
- Effetti speciali rivoluzionari: la creazione dei Dissennatori ha richiesto ben sei mesi di lavoro. Inizialmente, Cuarón voleva utilizzare burattini animati in acqua per ricreare i movimenti spettrali delle creature, ma alla fine la CGI si rivelò la soluzione più efficace.
- Un cambio di look per Hogwarts: il regista permise agli studenti di indossare le divise scolastiche in modo più personale, con cravatte allentate e camicie sbottonate, per dare maggiore realismo ai personaggi. Inoltre, introdusse abiti comuni per il trio principale quando non erano a lezione.
- Un regista mancato: prima di Alfonso Cuarón, il film era stato proposto a Guillermo del Toro, che rifiutò per dedicarsi alla realizzazione di “Hellboy”.
- Una scelta di casting curiosa: David Thewlis, interprete di Lupin, era stato originariamente preso in considerazione per il ruolo del Professor Raptor nel primo film della saga.
- Un cameo inaspettato: osservando attentamente la Mappa del Malandrino, si può notare un nome familiare: Newt Scamander, l’autore di “Gli Animali Fantastici: Dove Trovarli”.
Il film che segnò una svolta nella saga
“Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban” fu il primo capitolo a presentare un’atmosfera più cupa e matura rispetto ai precedenti, grazie all’approccio innovativo di Alfonso Cuarón. Il regista messicano introdusse una fotografia più dinamica, con piani sequenza suggestivi e inquadrature che accentuavano il senso di mistero. Fu anche l’ultimo film della saga a vantare una colonna sonora interamente curata da John Williams.
L’impatto visivo e narrativo di questo film ha reso “Il Prigioniero di Azkaban” un capitolo fondamentale nella crescita del franchise. Nonostante sia l’unico della serie a non aver superato gli 800 milioni di dollari al botteghino, è considerato uno dei più apprezzati dai fan e dalla critica.
Non perdere l’appuntamento con “Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban”, giovedì 30 gennaio su Italia 1. Continua a seguire Mister Movie per tutte le novità sul mondo di Harry Potter, il cinema e l’intrattenimento