Guillermo del Toro non le manda a dire! Il celebre regista ha espresso un’opinione molto forte sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale generativa nel mondo del cinema, soprattutto in relazione al suo prossimo progetto: Frankenstein. Sembra proprio che non ci sarà spazio per l’IA nei suoi film!
Guillermo del Toro e la sua battaglia contro l’IA generativa nel cinema
Del Toro ha ribadito con fermezza la sua opposizione all’IA, affermando che preferirebbe morire piuttosto che utilizzarla. In un’intervista, il regista ha spiegato che le macchine non possono replicare l’arte umana o la riflessione morale. La sua critica non è tanto all’intelligenza artificiale in sé, ma alla “stupidità naturale” di chi la sviluppa senza considerare le conseguenze. Un parallelismo, neanche troppo velato, con l’ambizione cieca di Victor Frankenstein.
Frankenstein: un’epifania che ha segnato la sua vita e la sua arte
Il regista ha raccontato di come la visione del Frankenstein del 1931 all’età di sette anni sia stata una vera e propria epifania. Questo film ha plasmato la sua visione artistica. La sua prossima versione di Frankenstein reinterpreta la creatura come un eroe tragico, influenzato dal Romanticismo del XIX secolo.
Paura della morte? Non più!
Parlando della sua fascinazione per la morte, del Toro ha rivelato di non temerla più, considerandola “il metronomo della nostra esistenza”. Questo grazie anche alle preghiere notturne della nonna. E chissà, magari ci sarà un riferimento anche nel suo Frankenstein.
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