Elden Ring al Cinema: Alex Garland Dirige il Film A24 del Videogioco FromSoftware?

Una notizia bomba scuote il mondo del cinema e dei videogiochi: l'acclamato 'Elden Ring' si prepara a sbarcare sul grande schermo con la regia di Alex Garland e la produzione di A24. Cosa aspettarsi da questa attesissima trasposizione?

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C’è un’aria nuova nell’aria quando si parla di portare i mondi virtuali dei videogiochi sul grande schermo. Negli ultimi anni, abbiamo visto un’esplosione di progetti, e sembra proprio che la tendenza sia destinata a crescere, aprendo le porte a nuove storie e a talenti inaspettati dietro la macchina da presa. E proprio oggi, una notizia ha fatto tremare i server di tutto il web, rinfrescando ulteriormente questo panorama: secondo indiscrezioni lanciate da Deadline, il geniale Alex Garland potrebbe essere pronto a immergersi nelle Terre di Mezzo per dirigere l’adattamento cinematografico del fenomeno Elden Ring.

Alex Garland si tufferà nell’universo di Elden Ring: Regia e A24 confermati?

Alex Garland, nome che risuona forte tra gli appassionati di cinema sci-fi e dalle atmosfere tese, non è certo nuovo a progetti ambiziosi, anche se finora si è destreggiato più spesso tra sceneggiature intense (come l’attesissimo seguito di “28 Giorni Dopo”) e regie che lasciano il segno. Ma stavolta, pare proprio che il suo prossimo sforzo dietro la macchina da presa sarà dedicato interamente all’universo brutale e affascinante di Elden Ring. L’alleanza con A24, lo studio indipendente noto per le sue produzioni audaci e d’autore, e Bandai Namco Entertainment, l’editore del gioco, suggerisce subito un approccio fuori dagli schemi rispetto alle solite trasposizioni videoludiche. Dimenticate i tentativi del passato, qui si respira un’aria diversa.

Elden Ring: Un Gigante Recente con un Pedigree di Lusso e un Mondo Misterioso

Diversamente da molti titoli finiti di recente sotto i riflettori di Hollywood, come il lungometraggio su “Minecraft” o l’adattamento di “Until Dawn”, Elden Ring è un videogioco relativamente giovane. Lanciato nel febbraio 2022, vanta però una storia dietro le quinte di prim’ordine: è nato dalla collaborazione tra il visionario Hidetaka Miyazaki, mente maestra dietro la saga Dark Souls, e il gigante della letteratura fantasy George R.R. Martin. Il risultato è un mondo aperto vastissimo, con un sistema di combattimento impegnativo tipico di FromSoftware, che però lascia al giocatore una libertà di esplorazione senza precedenti nelle Terre di Mezzo. Questa struttura open world, sebbene apprezzatissima nel gaming, rappresenta una sfida notevole per una narrazione lineare come quella cinematografica, dove l’essenza risiede nella personalizzazione dell’avventura da parte dell’utente, non in un percorso fisso.

La Sfida dell’Adattamento di Elden Ring: Lore, Mistero e lo Stile di Garland

Trasformare in film un’esperienza come quella di Elden Ring non è per nulla semplice. La storia principale, pur essendoci e potendo portare a finali diversi, è volutamente criptica. Tutta la lore del gioco, ricchissima ma frammentata, è celata sotto una coltre di inquietudine e orrore. Il giocatore, nei panni di un Tarnished, si ritrova in un mondo segnato da un conflitto divino devastante e misterioso. Questo senso di enigmaticità è parte integrante dell’esperienza di gioco, dove c’è sempre qualcosa da scoprire, un mostro da affrontare, un luogo da esplorare. Ma in un film, dove l’interazione manca, un mistero eccessivo potrebbe diventare un ostacolo. Tuttavia, è qui che l’accoppiata Garland-A24 potrebbe brillare. Lo stile del regista è noto per privilegiare le sensazioni e le esperienze immersive piuttosto che una trama esplicitamente spiegata. Film come “Annientamento”, con la sua struttura quasi da videogioco, o le atmosfere disturbanti di “Men”, dimostrano questa inclinazione. Persino il suo ultimo lavoro, “Civil War”, si concentra sull’esperienza quasi documentaristica del conflitto piuttosto che su un messaggio politico univoco. È del tutto plausibile, quindi, che Garland non si perda in dettagli eccessivi sulla lore, ma scelga invece di preservare il mistero e l’ambiguità che definiscono Elden Ring. Un approccio che si sposa perfettamente con l’estetica di A24, più vicina al cinema d’autore che al blockbuster fantasy tradizionale. Solo il tempo dirà come andrà a finire, ma l’idea di vedere Elden Ring attraverso gli occhi di Alex Garland è, senza dubbio, uno dei progetti più intriganti in arrivo nel mondo delle trasposizioni da videogioco.

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Fonte: slashfilm
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