Ridley Scott, regista 86enne, è già al lavoro su idee per un possibile “Gladiatore 3”, anche se il tanto atteso sequel del suo iconico film del 2000 debutterà solo il mese prossimo. Il nuovo capitolo vedrà al centro della trama Paul Mescal, che interpreta Lucio, un giovane combattente che tenta di riportare gloria a Roma attraverso il Colosseo. Secondo Scott, questo sequel potrebbe preparare il terreno per un ulteriore film che espanderà ulteriormente la saga.
Ridley Scott pianifica già “Il Gladiatore 3” mentre si prepara al rilascio del sequel
Scott ha dichiarato alla rivista francese Premiere: “Con questo film, sto già giocando con l’idea di ‘Gladiatore 3’. No, sul serio! Ho acceso la miccia…”. Il regista ha paragonato il finale del nuovo film a quello de “Il Padrino”, con Michael Corleone, che si trova intrappolato in una situazione che non desiderava. Anche Lucio si troverà in una posizione simile, aprendo la strada per il successivo capitolo che, come anticipa Scott, sarà incentrato su un uomo che non vuole accettare il ruolo che gli è stato imposto.
Un sequel che promette grandi emozioni
Scott ha già descritto “Il Gladiatore II” come una delle sue migliori opere, parlandone con grande entusiasmo alla rivista Empire: “È la cosa migliore che abbia mai fatto… o almeno una delle migliori. Ho realizzato parecchie cose buone”. Il film, che includerà nel cast anche Denzel Washington, Pedro Pascal e Joseph Quinn, si preannuncia come un grande evento cinematografico.
Il regista ha inoltre dichiarato che il sequel includerà la “più grande sequenza d’azione” che abbia mai girato, superando persino le epiche battaglie del suo recente film storico “Napoleone”. In un’intervista, Scott ha spiegato: “Iniziamo il film con probabilmente la più grande sequenza d’azione che abbia mai fatto. È probabilmente più grande di qualsiasi cosa in ‘Napoleone’.”
La logica dietro il ritorno de “Il Gladiatore”
Ridley Scott ha confessato che la decisione di realizzare “Il Gladiatore II” è stata in parte guidata da motivi economici. Nonostante considerasse il film originale come un’opera conclusiva, l’incredibile successo globale e la continua domanda del pubblico per storie epiche hanno reso evidente la necessità di espandere l’universo del film.
Scott ha raccontato a Deadline: “Pensavo che il [primo] film fosse, per così dire, completamente soddisfacente, creativamente completo, quindi perché rovinarlo, giusto? Ma questi cicli continuano a ripetersi negli ultimi 20 anni. Ha iniziato a spiegarsi come una cosa ovvia da fare, ed è così che si è evoluta.”
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