La tragedia che ha colpito il Portogallo con la perdita di Diogo Jota e suo fratello André Silva ha scatenato un acceso dibattito, soprattutto per via dell’assenza di Cristiano Ronaldo alla cerimonia funebre. Il campione portoghese, icona del calcio mondiale e compagno di nazionale di Jota, non si è presentato al momento del commiato, alimentando reazioni contrastanti tra tifosi e media.
CR7 assente ai Funerali di Diogo Jota
A fornire una chiave di lettura più empatica ci ha pensato il giornale portoghese RPer capire la scelta del fuoriclasse, il giornale portoghese Record ha ricordato un episodio analogo nella vita privata di CR7: la perdita del padre José Dinis Aveiro nel 2005. All’epoca, nonostante il legame complicato con il genitore, Ronaldo preferì affrontare il lutto lontano dai riflettori, optando per il silenzio e la discrezione.
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Questa stessa strategia di riservatezza sembrerebbe essere stata adottata anche stavolta, con il calciatore che ha preferito gestire il dolore in modo privato, mantenendo comunque un rapporto di supporto con la famiglia di Jota, alla quale avrebbe promesso aiuto qualora servisse.
Tra aspettative e privacy: il difficile equilibrio di una stella del calcio
L’assenza di Ronaldo ha inevitabilmente diviso l’opinione pubblica: da una parte la delusione di chi si aspettava una sua presenza in un momento così drammatico, dall’altra la comprensione per un modo più personale e riservato di vivere la sofferenza. Questa vicenda mette in luce la complessità di chi, pur essendo una figura pubblica, sceglie di affrontare certi momenti lontano dalle telecamere.
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