Come Stephen King ha traumatizzato Mike Flanagan per fargli amare The Life of Chuck

Mike Flanagan condivide il motivo per cui ha fatto così tanti film di Stephen King: "È sempre stato il mio eroe come scrittore".

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Mike Flanagan, regista noto per la sua maestria nell’horror moderno con titoli come The Haunting of Hill House e Hush, sta consolidando la sua posizione come il principale interprete degli adattamenti cinematografici e televisivi dell’opera di Stephen King. Recentemente, Flanagan ha rivelato le ragioni dietro il suo successo nel portare sullo schermo le opere del maestro dell’horror e ha discusso il suo prossimo progetto, The Life of Chuck, basato su uno dei racconti di King.

Mike Flanagan e Stephen King: Un Legame di Trauma e Adattamenti Cinematografici

Parlando con The Hollywood Reporter, Flanagan ha spiegato che il suo profondo legame con il lavoro di King non è casuale. La sua esperienza personale con il trauma, risalente alla sua infanzia, ha giocato un ruolo cruciale nella sua connessione con il genere horror. In particolare, Flanagan ha ricordato il suo trauma infantile causato dalla visione della miniserie di It con Tim Curry. Questo evento lo ha spinto a esplorare i romanzi di King, che ha trovato ancora più spaventosi sulla pagina rispetto alla versione visiva.

“Quando è uscito su ABC, tutti i miei amici hanno fatto un pigiama party per guardarlo – e ho fatto finta di essere malato per poter tornare a casa. Mio Dio, ero traumatizzato. Ma ho scoperto che se riuscivo a superare una scena spaventosa senza coprirmi gli occhi, diventavo più coraggioso con incrementi controllati,” ha raccontato Flanagan. Questo approccio lo ha aiutato a sviluppare una resistenza al terrore, che ora applica nella sua carriera nel cinema horror.

The Life of Chuck, il prossimo film di Flanagan, rappresenta il terzo adattamento di un’opera di King per il regista, dopo Doctor Sleep e la serie La Torre Nera. Flanagan ha parlato con entusiasmo della sua esperienza lavorativa con King, citando un incontro particolarmente significativo. Durante la proiezione di Doctor Sleep a Bangor, nel Maine, Flanagan ha osservato nervosamente le reazioni di King. La sua reazione positiva è stata per Flanagan un momento di grande sollievo e orgoglio.

“Abbiamo portato Doctor Sleep sullo schermo nel Maine, e mi sono seduto accanto a lui nel cinema della sua città natale a Bangor. Non ho guardato affatto lo schermo. Continuavo a cercare di valutare sottilmente qualsiasi reazione. Se annuiva, pensavo: ‘Fantastico, sta funzionando!’ Se sospirava o si spostava, era come, ‘Oh, lo odia!’ E quello è stato un lungo film. Due ore e mezza dopo, si è chinato e ha detto: ‘Hai fatto un ottimo lavoro’. Sono quasi morto.”

Nonostante i suoi successi, Flanagan ha rivelato che uno dei suoi progetti da sogno basati su King è stato accantonato. Tuttavia, questo gli ha permesso di concentrarsi su La Torre Nera, una delle sfide più ambiziose e complesse dell’universo di King. Flanagan ha sottolineato che King preferisce che i progetti vengano portati avanti singolarmente, evitando di accumulare lavori non realizzati.

Il futuro di The Life of Chuck rimane incerto, con la data di uscita ancora da confermare. Tuttavia, il continuo impegno di Flanagan nell’adattare le opere di King dimostra il suo profondo legame con il materiale e la sua capacità di trasformare il trauma personale in arte horror di alta qualità.

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