Contatore accessi gratis Armie Hammer: cadono le accuse di violenza sessuale, si conclude senza processo

Armie Hammer: cadono le accuse di violenza sessuale, si conclude senza processo

Sembrerebbe che la lunga e controversa vicenda che ha coinvolto Armie Hammer, noto per la sua interpretazione nel film “Chiamami col tuo nome” accanto a Timothée Chalamet, abbia finalmente raggiunto una conclusione. L’attore, accusato da diverse donne di molestie e, in un caso, di violenza sessuale, non dovrà affrontare un processo legale.

Per chi avesse dimenticato i dettagli, tutto è cominciato nel gennaio 2021, quando un account Instagram chiamato “House of Effie” ha iniziato a pubblicare messaggi e conversazioni attribuiti ad Armie Hammer, datati tra il 2016 e il 2020. In questi messaggi, l’attore ammetteva di avere fantasie sessuali estreme legate al sangue, alla violenza e persino al cannibalismo. Le accuse di molestie da parte di diverse donne sono iniziate a emergere dopo la diffusione di tali messaggi, e poco dopo è arrivata l’accusa di stupro da parte della stessa Effie.

A seguito delle accuse, Armie Hammer è stato prontamente escluso dai progetti cinematografici in cui era coinvolto, mentre le sue vicissitudini sono state trasformate in una docuserie intitolata “House of Hammer”. Nel febbraio di quest’anno, l’attore ha deciso di rompere il silenzio ammettendo di aver avuto una relazione con Effie e di essere stato emotivamente violento, ma si è dichiarato non colpevole di stupro. Secondo la sua versione dei fatti, l’episodio citato dalla donna sarebbe stato una messa in scena accuratamente pianificata da entrambe le parti coinvolte.

Ora, dopo circa due anni di indagini, il procuratore distrettuale di Los Angeles ha deciso di non procedere con l’accusa nei confronti di Armie Hammer, a causa della mancanza di prove sufficienti. La direttrice dell’Ufficio delle comunicazioni del procuratore distrettuale, Tiffiny Blacknell, ha chiarito le ragioni dietro questa scelta attraverso una nota.

“I casi di violenza sessuale sono spesso difficili da dimostrare, motivo per cui affidiamo questi casi ai nostri pubblici ministeri più esperti”, ha spiegato Blacknell. “In questo caso, sono stati condotti approfonditi accertamenti, ma è emerso che al momento non ci sono prove sufficienti per formulare un’accusa penale nei confronti di Hammer”. Oltre a sottolineare la complessità della situazione, Blacknell ha espresso solidarietà per le vittime, ma ha ribadito che senza prove concrete il caso non può essere portato avanti oltre ogni ragionevole dubbio.

Armie Hammer ha accolto la decisione del procuratore distrettuale di Los Angeles con un raro intervento pubblico tramite un post sul suo profilo Instagram. Nella sua dichiarazione, ha espresso gratitudine per l’approfondita indagine condotta e per la conclusione che ha sostenuto fin dall’inizio, ovvero che non ha commesso alcun crimine. Ha quindi espresso la speranza di poter ricostruire la sua vita ora che la sua reputazione e il suo nome sono stati riabilitati.

D’altra parte, Effie ha reagito alla decisione del procuratore distrettuale esprimendo rammarico e delusione. In un’intervista a Rolling Stone, ha dichiarato: “Sono delusa dalla decisione del procuratore distrettuale della contea di Los Angeles di non perseguire Armie Hammer. Ho sentito il dovere di parlare e presentare una denuncia per cercare di rendere Hammer responsabile dei danni e del trauma che mi ha causato, e per proteggere altre donne dall’esperienza di abusi simili. Ho pagato un prezzo alto per aver parlato e presentato denuncia. Da quando mi sono fatta avanti, ho ricevuto minacce di morte e di stupro, sono stata oggetto di innumerevoli aggressioni e vessazioni atroci e incessanti. Credo che molte delle vittime di Armie avessero paura di denunciarlo. La mia speranza è che un giorno gli stupratori non sfuggano alle conseguenze”.

La decisione del procuratore distrettuale ha diviso l’opinione pubblica e lascia aperti numerosi interrogativi su come l’industria cinematografica di Hollywood reagirà a questa conclusione.

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