Immaginate di uscire dalla casa più spiata d’Italia e decidere di… impugnare una macchinetta per tatuaggi! È quanto è successo con Zeudi Di Palma, volto noto dell’ultima edizione del Grande Fratello, che ha annunciato una svolta inaspettata nella sua carriera post-reality, realizzando un desiderio covato a lungo: diventare una tatuatrice. Spinta anche dal supporto dei suoi ammiratori, che le avrebbero donato un apposito kit, Zeudi aveva avviato una partnership con lo studio Old River Ink per una serie di giornate dedicate all’arte su pelle.
Zeudi Di Palma Tatuatrice: da gieffina a artista su pelle per pochi giorni
L’iniziativa era stata programmata per quattro specifiche giornate, dal 20 al 23 maggio, un’occasione pensata per permettere ai suoi sostenitori più accaniti di farsi “marchiare” direttamente da lei. Un modo originale per restare in contatto con il proprio pubblico, offrendo un’esperienza unica e, a suo modo, intima. L’appuntamento era fissato presso lo studio, pronto ad accogliere i fan pronti a fidarsi delle mani inesperte, ma sicuramente motivate, dell’ex Miss Italia.
Tatuaggi “firmati”: disegni, frasi e nessuna possibilità di personalizzazione
Attenzione, però: l’offerta era ben definita e non lasciava spazio a personalizzazioni. Chi desiderava un tatuaggio “firmato” Zeudi Di Palma doveva scegliere tra un catalogo predefinito. I disegni avevano una dimensione standard di circa 3×3 cm, mentre le scritte si estendevano fino a 6 cm. Tra le opzioni c’erano simboli come un calice di vino, un quadrifoglio, un tulipano, un orsetto di peluche, un cuore in fiamme, un unicorno, una farfalla e, naturalmente, non mancava neppure la sua firma autografata. Per quanto riguarda le frasi, la scelta era tra la celebre massima “Vivi e lascia vivere” (che, dettaglio curioso, alcune sue follower attribuiscono erroneamente alla sua creatività) e la parola portoghese “Saudade“.
Il prezzo della ‘skin experience’: 300 euro e acconto obbligatorio
Veniamo al tasto dolente, quello che ha scatenato la maggior parte delle polemiche: il costo. Il “prezzo” di questa esperienza unica e del piccolo tatuaggio era fissato a 300 euro. Per accaparrarsi uno di questi micro-tatuaggi, inoltre, bisognava versare un anticipo di 100 euro al momento della prenotazione, mentre il saldo dei restanti 200 euro sarebbe avvenuto direttamente in studio al momento del servizio. Una cifra che a molti è sembrata decisamente elevata, considerando le dimensioni ridotte e la natura amatoriale (almeno per la tatuatrice) del servizio.
Tra disegni sospetti e critiche esperte: l’iniziativa finisce nel mirino
Le lamentele e perplessità sono sorte quasi immediatamente online. Molti utenti hanno sollevato dubbi sull’originalità dei disegni, con parecchi che facevano notare una somiglianza sospetta tra i soggetti proposti e quelli facilmente reperibili online, ad esempio su piattaforme come Pinterest. Ad accendere ulteriormente i riflettori sulla questione e sulle critiche relative al costo eccessivo ci ha pensato Pamela Petrarolo, ex volto di Non è la Rai. Nel suo format web, L’Angolo Malala, Pamela ha interpellato una professionista del settore, Marzia di The Freak Shop Tattoo, per avere un parere esperto. E il giudizio è stato piuttosto netto: secondo l’esperta, il valore reale di tatuaggi di quella dimensione e complessità si aggirerebbe attorno ai 50 euro, giudicando i 300 euro richiesti decisamente eccessivi.
Il video imbarazzante e il ritiro dell’annuncio: epilogo controverso
Come se le critiche sul prezzo e sull’originalità non bastassero, a gettare ulteriore benzina sul fuoco è spuntato un video che ha fatto rapidamente il giro del web e che mostrava Zeudi alle prese con… la macchina, apparentemente chiedendo istruzioni base sul suo funzionamento, cosa che ha sollevato ulteriori dubbi sulla sua preparazione effettiva. Questi eventi, uniti alle polemiche che montavano ora dopo ora, hanno portato a una rapida conclusione dell’iniziativa: Zeudi ha infatti rimosso l’annuncio originale dai suoi canali, segnando la fine (almeno per il momento) della sua carriera da tatuatrice per i fan. Un’iniziativa che, partita con i migliori intenti, si è rapidamente trasformata in un caso controverso.
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